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Aprileonline: Scuola, ora il governo risponda

L'Uds rilancia la campagna nazionale che prevede il monitoraggio dei plessi scolastici da parte degli studenti stessi che possono rifarsi al sito nazionale. Venerdì 28 novembre sono indette manifestazioni studentesche in tutta Italia, lanciate dall'Assemblea dell'Onda, che si è tenuta alla Sapienza il 15/16 novembre, e per chiedere l'investimento di 15miliardi di euro

27/11/2008
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Aprileonline

Andrea Ciarlariello*,

Nasce l'emergenza "sicurezza nelle scuole", in stile tutto italiano, solo dopo il crollo del soffitto di un edificio nel torinese che travolge una classe e uccide uno studente di 17 anni.

Una tragedia annunciata che il Presidente del Consiglio vorrebbe far passare all'opinione pubblica come "una tragica fatalità" proprio nei giorni in cui il sottosegretario del governo Bertolaso denuncia la necessità di 13 miliardi di euro per la messa in sicurezza degli edifici, aggiungendo che "i crolli non sono mai casuali".

Si apre una crepa nel muro di silenzio che circonda il tema sicurezza in Italia: non è certo una novità che le nostre scuole siano vecchie, malridotte e prive di dispositivi di sicurezza. Il monitoraggio annuale di Legambiente, Ecosistema scuola 2008, svolto su 1290 strutture scolastiche, denuncia con chiarezza lo stato di degrado dei nostri edifici: la metà delle strutture è priva dei certificati di agibilità statica e igienico-sanitaria, oltre il 70 % non possiede il certificato di agibilità antisismica; siamo lontani insomma dai parametri previsti dalla ex 626, ora Testo Unico (DLgs 81/2008).

Quello che si è verificato a Rivoli, infatti, è solo uno dei tanti episodi che quotidianamente si ripetono. Le cadute di intonaco, dei lampadari, la mancanza di bande antiscivolo sulle scale, l'assenza di scale d'emergenza, l'ubicazione delle scuole in edifici fatiscenti o addirittura negli scantinati dei condomini, ex carceri, ex ospedali, la carenza di palestre e laboratori: è questa la scuola in cui ogni giorno 9 milioni di persone studiano, lavorano, insegnano.

L'Unione degli Studenti, insieme a pochissime altre associazioni, denuncia da anni lo stato disastroso delle scuole e si scontra con il silenzio colpevole dei governi alternatisi negli ultimi anni, che non hanno fatto altro che tagliare fondi da destinare alla messa in sicurezza. Ci ricordiamo bene le lacrime spese dai politici dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia nel 2002. Lacrime e parole cui non è stato dato alcun seguito.

E' con questa indignazione che rilanciamo la campagna nazionale "Sicuri da morire", già avviata da qualche mese, che prevede il monitoraggio delle scuole da parte degli studenti stessi anche tramite il nostro sito nazionale (www.unionedeglistudenti.it) e la semplice compilazione di un questionario.

E' con questa indignazione che venerdì 28 novembre le manifestazioni studentesche in tutta Italia, lanciate dall'"Assemblea dell'Onda" che si è tenuta alla Sapienza il 15/16 novembre, verranno caratterizzate sul tema dell'edilizia scolastica con azioni dimostrative, assemblee e volantinaggi, perché sentiamo fortemente la necessità di portare fuori dalle nostre scuole la rabbia che sta crescendo. Siamo stanchi di vivere nella precarietà, nell'insicurezza e nella fatiscenza.
Gli studenti hanno bisogno di risposte chiare, di prese di responsabilità, di investimenti concreti.

Ma non ci accontentiamo della sicurezza, vogliamo la vivibilità, l'eco-compatibilità e l'efficienza: le nostre scuole necessitano di palestre, laboratori, aule da destinare agli studenti per le loro attività; si pensi per esempio al fatto che a causa dell'assenza di un'aula magna adeguata, moltissimi studenti sono costretti a limitare il proprio diritto di assemblea.

Chiediamo al Governo un piano straordinario di investimenti da 15 miliardi di euro per la messa in sicurezza degli edifici e la manutenzione ordinaria, oltre che l'istituzione reale dell'anagrafe nazionale per l'edilizia scolastica in grado di monitorare in tempo reale la condizione delle scuole. Chiediamo al governo dimostrazione di responsabilità nell'accezione classica: essere capace di dare risposte.

* Unione degli studenti (Uds)


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