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Repubblica-Torino-Ventimila firme in Regione a difesa della scuola pubblica

Un cartello di associazioni si schiera contro la riforma Moratti Ventimila firme in Regione a difesa della scuola pubblica Sono state presentate ieri in Consiglio regionale oltre 20 mila fi...

23/10/2002
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la Repubblica

Un cartello di associazioni si schiera contro la riforma Moratti
Ventimila firme in Regione a difesa della scuola pubblica

Sono state presentate ieri in Consiglio regionale oltre 20 mila firme di genitori e insegnanti raccolte da "Piùscuolapertutti", cartello di associazioni e gruppi spontanei nato nel novembre 2001 dopo la pubblicazione del rapporto Bertagna che costituisce la base della riforma Moratti.
"A firmare il nostro appello per una scuola pubblica e pluralista ha affermato Vanda Bonardo del gruppo nazionale Scuola e formazione di Legambiente sono quanti credono che il disegno proposto dal ministro Moratti voglia sgretolare il valore sociale della scuola pubblica come luogo collettivo, come laboratorio sociale, in cui si cresce insieme agli altri e non un luogo di servizio a domanda individuale, aggravando la disuguaglianza e le discriminazioni che favoriscono le famiglie più ricche e istruite". E la senatrice diessina Chiara Acciarini ha aggiunto: "La decisione di rimettere alle Regioni competenze specifiche che sono dello Stato vuol dire non riconoscere più valido il principio di una scuola nazionale, fondata su conoscenze e valori comuni e, inoltre, significa relegare alle scuole il solo compito di certificare le competenze acquisite, mentre saranno gli altri gli attori sociali, sul territorio, ai quali si demanderanno i compiti educativi e formativi spettanti alle scuole". All'incontro ha partecipato a sorpresa anche l'assessore regionale all'Istruzione Giampiero Leo. "Sono il primo a voler instaurare un tavolo di discussione e di dibattito, purché sorretto dai giusti presupposti ha concluso Leo L'accusa stessa di antidemocraticità la rivolgo io stesso al Consiglio regionale, per il problema dei buoni scuola: l'80% dell'assemblea è favorevole ma la legge non passa per colpa del 20% contrario: anche questo è un deficit di democrazia". (t.c.)


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