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Repubblica-Puglia-Stop ai tagli delle 891 cattedre

sindacato frena l'esodo. I confederali trattano. Il direttore Fiori contatta il ministero l Non sarà emanato nessun decreto per 15 giorni Stop ai tagli delle 891 cattedre ...

25/03/2003
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la Repubblica

sindacato frena l'esodo. I confederali trattano. Il direttore Fiori contatta il ministero
l
Non sarà emanato nessun decreto per 15 giorni
Stop ai tagli delle 891 cattedre

Battuta d'arresto per i tagli di 891 cattedre nella scuola della Puglia. Prima dovrà essere aperto il tavolo di concertazione con i sindacati. Significa che il direttore regionale non potrà emanare nessun decreto di decurtazione dei posti fino ad un massimo di 15 giorni. La richiesta è partita dallo Snals che l'ha annunciata ieri mattina, nella sala riunioni dell'Ufficio scolastico regionale, mentre, fuori, docenti e personale Ata, aderenti allo sciopero manifestavano insieme agli studenti delle scuole superiori di Bari e provincia. Il senso principale di quell'incontro al secondo piano della direzione scolastica era la consegna di un documento redatto dai sindacati della scuola Cgil, Cisl, Uil e Snals. Attorno al tavolo i segretari regionali e provinciali delle quattro sigle e dei Cobas, ma anche i rappresentanti delle associazioni studentesche e i dirigenti dell'Ufficio Corrado Nappi, e Ruggiero Francavilla, ai quali si è aggiunto più tardi il direttore scolastico regionale Giuseppe Fiori. Prima che Attilio D'Ercole della Cisl consegni il documento col quale si chiedono investimenti per la qualità della scuola, rinnovo del contratto di lavoro, garanzia del diritto allo studio, immissione in ruolo dei precari e riesame del taglio sugli organici, Alessando Calabrese, segretario regionale dello Snals, annuncia la richiesta della procedura di concertazione. L'aveva fatta protocollare poco prima, dopo averci lavorato per tutta la giornata di domenica: "Non possiamo accettare tagli fondati su logiche matematiche", spiega il sindacalista. "Il territorio della Puglia è composito per la presenza di isole, per un consistente territorio montano e per una parcellizzazione del tessuto urbano e rurale tale da rendere in alcuni casi quasi impossibile assicurare il diritto all'istruzione". La richiesta di Calabrese ha l'effetto di ritardare i tagli, in attesa di accordi migliori, perché fa riferimento all'articolo 5 del contratto collettivo nazionale del 1999 secondo il quale la concertazione si dovrà svolgere nelle 48 ore successive al ricevimento della richiesta. Entro 15 giorni il confronto dovrà concludersi, ma in questo periodo nessuna delle parti potrà assumere iniziative unilaterali sui tagli. Dunque sarà uno stop all'emanazione del decreto da parte della direzione regionale. Cosa si potrà ottenere? Secondo il dirigente Ruggiero Francavilla, "forse un impegno formale da parte del direttore Giuseppe Fiori a chiedere al ministero qualche cattedra in più considerando che la Puglia ha in Italia il rapporto più alto di numero di alunni per classe" (alle superiori è mediamente di 21,90 ragazzi). Alla concertazione aderiranno con lo Snals, la Cisl e la Uil, lo confermano rispettivamente Attilio D'Ercole e Andrea Misceo. Perplessità da parte della Cgil. "Noi non accettiamo nessun taglio '#8211; spiega il segretario regionale Gianni Milici '#8211; il tavolo servirebbe soltanto alla ridistribuzione di quelle 891 cattedre".
(a.gri)


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