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Repubblica-Piemonte-Lavoro di squadra si impara solo così

Lavoro di squadra si impara solo così l'accoglienza Prima di tutto farò visitare l'istituto ai ragazzi. Poi si potrà partire con il ripasso MARIO PERRINI* ...

07/09/2003
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la Repubblica

Lavoro di squadra si impara solo così
l'accoglienza Prima di tutto farò visitare l'istituto ai ragazzi. Poi si potrà partire con il ripasso
MARIO PERRINI*


fa sempre un certo effetto, ogni anno, ricominciare questo percorso fatto, da decenni, prima come scolaro e studente, poi come docente alle prime armi e infine come dirigente scolastico. Ma è una bella sensazione, il "ritorno a scuola". È come quando, in teatro si apre la scena e comincia lo spettacolo: per gli spettatori parte tutto di lì, ma per me, per i colleghi docenti e per il personale tecnico-amministrativo invece è un po' come per il regista, gli attori, i tecnici. Che sanno come quella rappresentazione andrà bene solo se, durante le prove, hanno lavorato bene, tutti insieme.
La scuola, anche se molti non lo pensano, anche se gli insegnanti hanno piena autonomia e non devono ogni giorno rendere conto a un capufficio, è prima di tutto un'organizzazione complessa. Quest'anno poi anche il clima è quello giusto: bello e fresco. Per questo ho deciso che fosse giusto far partire l'anno con qualche giorno di anticipo. Ho letto recentemente su un giornale: "Che fortunati i ragazzi siciliani perché andranno a scuola solo a fine settembre". Io penso invece che siano i più sfortunati. Andare a scuola non è una condanna è un diritto, ma anche una fortuna. E poi è giusto ribadire l'importanza del tempo scuola: ci vuole tempo per imparare, non si può fare qualità senza quantità. Per questo sono orgoglioso che qui al Galileo Ferraris ci sia una percentuale bassissima di assenteismo tra docenti e non docenti e siano poche anche le assenze degli allievi.
Certo nelle scorse settimane abbiamo dovuto darci da fare per garantire la continuità didattica, perché, nonostante le nuove norme, i ragazzi che tornano a scuola ritrovino i loro insegnanti. E ci siamo riusciti nel 95 per cento dei casi. Anche grazie al fatto che qui abbiamo da anni organici stabili senza il continuo vai e vieni di docenti. Così con i miei professori ogni anno possiamo dare una correzione ai programmi, inserire qualcosa di nuovo, ma anche tagliare, sfrondare.
Domani il mio primo pensiero sarà per i ragazzi che entrano in prima liceo: l'accoglienza è importantissima. Entro i primi tre giorni andrò in tutte le prime. E intanto i professori inizieranno leggendo il nostro regolamento interno (è il primo passo dell'educazione civica), e facendo conoscere fisicamente la scuola ai ragazzi: dalle palestre, ai laboratori. Perché è fondamentale ambientarsi nel luogo in cui passeranno tanto tempo. Poi si potrà partire con il ripasso di matematica e le declinazioni latine.
(*dirigente scolastico del liceo scientifico Galileo Ferraris)


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