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Repubblica-Palermo-Maturità, tutti più bravi con i professori "interni"-Nelle scuole private i voti più alti agli scritti

Nelle scuole private i voti più alti agli scritti Primi risultati degli esami con la nuova formula voluta dal ministro Moratti Maturità, tutti più bravi con i professori "interni" SALVO INTRA...

03/07/2002
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la Repubblica

Nelle scuole private i voti più alti agli scritti Primi risultati degli esami con la nuova formula voluta dal ministro Moratti
Maturità, tutti più bravi con i professori "interni"

SALVO INTRAVAIA

Alla maturità, con le commissioni composte dai docenti interni, gli studenti quest'anno sembrano diventati di colpo più bravi. La direzione scolastica regionale per la Sicilia ha effettuato ieri, per le scuole della provincia di Palermo, il consueto monitoraggio sugli esiti delle tre prove scritte dell'esame di Stato formula Moratti che, con i colloqui di questa settimana, si avvia alla conclusione.
Rispetto allo scorso anno scolastico quando le commissioni giudicatrici erano composte per metà da commissari esterni e per l'altra metà da membri interni si registrano interessanti novità. Il numero degli alunni bravi (quelli che nelle tre prove scritte hanno riportato una valutazione complessiva dall'otto al dieci) fa registrare un'impennata, passando dal 37 al 46 per cento. Ma i più bravi in assoluto sono gli studenti delle scuole private paritarie, dove oltre la metà dei candidati (addirittura il 55 per cento) risulta particolarmente bravo. Invece nelle altre scuole private, quelle legalmente riconosciute dove i commissari sono rimasti per metà esterni il numero degli alunni che ha riportato valutazioni comprese fra l'antico otto e l'irraggiungibile dieci (il punteggio attribuibile a ogni prova scritta dalla commissione, per un totale di 45 punti, va da zero a quindici) cala drasticamente al 13 per cento.
Naturalmente l'aumento degli alunni che hanno ottenuto risultati d'eccellenza fa diminuire il numero di coloro che hanno fatto registrare risultati sotto la sufficienza. Quest'anno, sulla base di un campione che copre circa la metà dei 12 mila alunni che si sono presentati agli esami finali equivalente a quello dello scorso anno, un solo alunno su sei è andato sotto la sufficienza. Nell'anno scolastico 20002001 gli "insufficienti" erano invece molti di più: circa uno su quattro. Nelle scuole paritarie scuole private, che per la prima volta quest'anno, come avviene nelle statali, valutano gli alunni con i propri insegnanti i ragazzi con risultati insoddisfacenti diventano una rara minoranza: appena uno su quindici. Stando ai dati dell'ufficio di via Fattori, i classici studenti "svogliati e chiacchieroni" aborrono le paritarie per riversarsi nelle scuole legalmente riconosciute, dove il 50 per cento dei candidati ha fatto registrare risultati sotto il sei.
La battaglia dei "superbravi" quegli studenti che hanno conquistato quasi il massimo del punteggio in tutte le prove scritte viene vinta di misura dalle scuole statali (17 per cento) rispetto alle private (15 per cento), ma nel complesso, rispetto all'anno scorso (11 per cento), si assiste a un incremento di sei punti percentuali.
Come avviene ormai da anni, i risultati degli studenti della cosiddetta istruzione classica (licei scientifici, classici e linguistici) sono di gran lunga superiori a quelli dei loro compagni che frequentano gli istituti tecnici e professionali. Tra i licei la percentuale dei bravi sfiora il 60 per cento, negli istituti tecnici cala al 38 e nei professionali al 25, per risalire al 56 per cento nell'istruzione artistica (licei artistici e istituti d'arte).
Secondo i dati disponibili, gli istituti che hanno fatto registrare le migliori performance agli scritti sono due: il liceo classico statale Meli e l'istituto paritario Cei (ex GonzagaAncelle, ora Centro educativo ignaziano). Al Meli 241 ragazzi su 278 (l'87 per cento) ha ottenuto punteggi dall'otto al dieci, percentuale che sale al 89 per cento all'istituto ignaziano.


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