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Repubblica-Palermo-Maturità, l'affare dei privatisti

La Cgil presenta un dossier sull'improvviso boom e annuncia: "Vogliamo vederci chiaro" Maturità, l'affare dei privatisti Nelle scuole paritarie un candidato su 5 non ha frequentato Gli est...

05/04/2003
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la Repubblica

La Cgil presenta un dossier sull'improvviso boom e annuncia: "Vogliamo vederci chiaro"
Maturità, l'affare dei privatisti
Nelle scuole paritarie un candidato su 5 non ha frequentato

Gli esterni saranno 550 su 3.100: nessuno ha scelto gli istituti cattolici. Granata delega le ispezioni ai provveditorati
SALVO INTRAVAIA

Le scuole paritarie attraggono irresistibilmente privatisti e "saltanti". Dopo il boom preannunciato da "Repubblica" per i prossimi esami di maturità, la Cgil scuola fornisce i numeri relativi ai candidati presentati dalle scuole non statali e annuncia: "Vogliamo vederci chiaro. Ce ne stiamo occupando - dice il segretario provinciale, Gaetano Ruvolo - perché le paritarie possono rappresentare una concreta possibilità di lavoro per tanti insegnanti. Ci preoccupano una serie di questioni, dalle retribuzioni fittizie alla corretta applicazione dei contratti, dall'edilizia scolastica al funzionamento degli organi collegiali, sulle quali in passato le scuole non statali hanno lasciato a desiderare".
Fra due mesi saranno oltre 3.100 gli studenti iscritti alle paritarie della provincia di Palermo a presentarsi davanti alle commissioni giudicatrici. E uno su cinque (circa 550 candidati) si presenterà da esterno. Un dato che invece nelle scuole statali è da anni pressoché irrilevante. Si tratta di giovani che si sono preparati privatamente e che si accinge a sostenere gli esami senza avere frequentato un solo giorno di scuola.
Per avere idea del boom di esterni nelle paritarie basta confrontare i dati di quest'anno con quelli di due anni fa, quando si registrarono in tutto 324 privatisti su 11.660 maturandi. Ma dall'anno scolastico 2000-2001 a oggi sono intervenute due importanti novità. Cioè la parità scolastica, concessa dall'assessore regionale alla Pubblica istruzione Fabio Granata a quasi tutte le scuole legalmente riconosciute della provincia di Palermo, e la modifica delle commissioni giudicatrici degli esami di Stato, composte ora da docenti tutti interni. Il che consente agli studenti delle statali e delle paritarie di sostenere l'esame finale con i propri insegnanti.
Le paritarie non attirano soltanto privatisti. Sono il luogo privilegiato anche dei "saltanti per merito" (quelli che in base alla legge possono presentarsi direttamente agli esami di Stato dalla quarta classe se promossi con la media dell'otto) e degli alunni che chiedono di saltare il quinto anno perché già maggiorenni e quindi soggetti agli obblighi di leva. Saranno 150 i "saltanti" (il 5 per cento) iscritti alle paritarie ad andare alla maturità, mentre nelle scuole statali il fenomeno è quasi assente.
A portare agli esami privatisti e saltanti sono soltanto le scuole paritarie "laiche". Nelle scuole cattoliche, dieci in tutto, su un totale di 300 alunni non c'è un solo privatista o "saltante per merito". Nelle scorse settimane, per controllare il possesso dei requisiti stabiliti dalla legge sulla parità scolastica, il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti ha inviato in Sicilia un ispettore. E Granata ha annunciato rigidi controlli attraverso il Comitato ispettivo previsto dalla legge sul buono scuola. Pochi giorni fa, però, lo stesso Granata ha delegato il controllo delle scuole paritarie, di competenza della Regione, ai Centri servizi amministrativi (gli ex provveditorati) che dipendono dalla direzione generale dell'ufficio scolastico regionale, guidato da Guido Di Stefano.


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