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Repubblica-Palermo-Crociata contro il buono scuola

I sindacati chiedono al governo di ritirare il disegno di legge che approda all'esame dell'aula Crociata contro il buono scuola Oggi sit- in degli studenti sotto le finestre dell'Ars ...

17/09/2002
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la Repubblica

I sindacati chiedono al governo di ritirare il disegno di legge che approda all'esame dell'aula
Crociata contro il buono scuola
Oggi sit- in degli studenti sotto le finestre dell'Ars
Il Polo annuncia qualche correttivo Fleres e Cintola chiedono il via libera alla sinistra per passare al diritto allo studio


"NON potete decidere a porte chiuse sul nostro futuro". Gli studenti in marcia contro il buono-scuola si sono dati appuntamento oggi alle 14 sotto le finestre dell'Ars per il sit-in organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Sindacati della scuola, unione degli studenti (Uds) e opposizioni, che fino a ieri avevano già presentato 50 emendamenti (ma c'è tempo fino alle 11 di oggi), chiedono al governo Cuffaro di ritirare il disegno di legge, che ritorna oggi in aula, per trasformare il provvedimento nell'embrione di una legge regionale sul diritto allo studio. In un documento inviato all'assemblea regionale, Cgil, Cisl e Uil ribadiscono il loro no a provvedimenti "stralcio" come il buono scuola o il diritto allo studio universitario e chiedono che il tema delle garanzie in materia di istruzione sia affrontato in maniera organica. Saranno oggi in piazza del Parlamento, con un presidio contro i finanziamenti ai "diplomifici", anche i Cobas della scuola.
Una protesta destinata a crescere. "Oggi sarà una giornata di testimonianza. Ma da domani partiremo con le assemblee nelle scuole per fare conoscere agli studenti, ancora in attesa di una vera legge sul diritto allo studio, il contenuto di questa pagliacciata - afferma Massimiliano Lombardo, vice presidente nazionale dell'Unione degli studenti - La verità è che in Sicilia continuiamo ad avere scuole in subaffitto, non abbiamo rimborsi, non abbiamo buoni-libro e paghiamo invece ogni anno le tasse per il diritto allo studio". La Cgil-scuola, che ha organizzato la manifestazione, prevede di portare in piazza tra le trecento e le cinquecento persone: docenti, studenti, genitori. Il sit-in risuonerà nel momento in cui il dibattito sulla legge sul buono-scuola tornerà in Sala Gialla, per dare man forte dall'esterno al muro che in aula sarà eretto dal centrosinistra. "La strategia dell'Ulivo - dice Santo Inguaggiato, della segreteria Cgil-Scuola - è di portare avanti la battaglia a colpi di emendamenti. Un primo passo verso la credibilità della misura sarà definire con chiarezza la platea complessiva alla quale il provvedimento si deve riferire, i limiti di reddito, le risorse necessarie anche quando si andrà a regime". Lo scontro che si preannuncia spinge il centrodestra a mostrarsi ancora più compatto, con la presentazione di qualche emendamento correttivo: ci sarà una breve riunione prima dell'aula per affinare l'intesa. Salvo Fleres, vice presidente vicario dell'Ars, sfida il "cartello" di manifestanti sostenendo che "senza buono scuola non ci potrà mai essere un'istruzione libera e per tutti". E chiede al centrosinistra il via libera al disegno di legge che, a sua volta, aprirà la porta all'altra parte della riforma, ovvero alla legge sul diritto allo studio. Alle opposizioni si rivolge pure Salvatore Cintola, presidente gruppo parlamentare Udc, partito del presidente della Regione: "Tra governo e maggioranza c'è ottima sintonia. Purtroppo quello delle opposizioni è solo uno scontro ideologico. Oggi preferiscono la piazza. Ma quando stanno al tavolo con noi, come è successo con la legge sugli appalti, i suggerimenti dei Ds sono contributi validi per migliorare le leggi". La maggioranza dovrà chiarire i criteri per l'accesso al buono scuola e dare certezze sulla limitazione dei benefici alle sole scuole paritarie, argomento sul quale il presidente Cuffaro e l'assessore alla Pubblica istruzione Fabio Granata hanno annunciato un emendamento.
a.r.


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