Repubblica-Bologna: presidi: "Nomineremo i supplenti anche in mancanza dei fondi"

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Un´altra emergenza: non ci sono insegnanti per le materne e per le superiori
ILARIA VENTURI

«NOMINEREMO i supplenti, anche senza soldi». Nel frattempo saranno consultati i legali per capire i rischi di nomine senza stipendio. E´ questa la linea uscita dalla riunione delle giunte dell´associazione scuole autonome (AsaBo) e del collegio dei dirigenti di Bologna. Mentre scoppia un´altra emergenza: la mancanza di insegnanti alle materne e alle superiori. Sul caso dei supplenti, i dirigenti si sono riuniti ieri al Csa. Ne è uscito un documento durissimo contro l´indicazione della dirigente dell´Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci a fare attenzione sulle nomine perché mancano i soldi. «La direzione regionale, scegliendo la soluzione meramente burocratica del richiamo alle responsabilità individuali dei dirigenti scolastici - si legge - crea inevitabilmente conflitto tra i diritti contrattuali del personale scolastico e il diritto all´istruzione agli studenti». I due organi di rappresentanza dei presidi fanno notare che «sulla grave vicenda della mancanza di fondi per il pagamento del personale supplente si è persa l´occasione di fare sistema tra la direzione generale e le scuole autonome». Per i dirigenti la circolare di Lucrezia Stellacci «porta a interrompere sia l´attività didattica quotidiana, riducendo il tempo scuola, sia tutte le attività di arricchimento e integrazione dell´offerta formativa» che da sempre concorrono alla qualità della scuola bolognese. «Noi gestiamo già i fondi con oculatezza», ribadiscono i dirigenti che chiedono invece «gli strumenti per garantire il diritto costituzionale all´istruzione». Tra i commenti a caldo di fine riunione c´è quello di Giuseppe Riccardi, preside dell´istituto Archimede di San Giovanni in Persiceto: «L´intervento della Stellacci ha complicato la gestione del problema nelle scuole». La preside del Righi ribadisce che «la questione riguarda tutta la città». Vittorio Biagini, presidente dell´AsaBo, ricorda che la direzione regionale «deve coordinare, non comportarsi da vertice». «Sul fatto che mancano i soldi, non ci piove. Troviamo insieme delle soluzioni, anche solo per decidere come avvertire i colleghi insegnanti e le famiglie». Alla riunione ha partecipato anche Paolo Marcheselli, direttore del Csa. «Abbiamo messo in comune le preoccupazioni e condiviso i problemi. La linea di prospettiva è quella di procedere alle nomine, ma va verificata, anche per non aprire conflitti tra il diritto dei docenti ammalati ad assentarsi, e quello degli alunni ad avere gli insegnanti».