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Repubblica-Bologna-"Più bocciature per salvare le cattedre tagliate dalla Moratti"

Cgil Scuola lancia l'allarme per gli effetti della riforma sugli organici "Più bocciature per salvare le cattedre tagliate dalla Moratti" ...

04/06/2004
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la Repubblica

Cgil Scuola lancia l'allarme per gli effetti della riforma sugli organici
"Più bocciature per salvare le cattedre tagliate dalla Moratti"


Pagelle più pesanti per salvare il posto ai professori? Per la Cgil Scuola l'effetto della riforma Moratti sugli organici del corpo docente potrebbe essere anche questo. "I docenti sono in ginocchio, certe scuole potrebbero trovarsi a dover bocciare per forza", per mannetere il numero di studenti necessario a non far "saltare" le cattedre: è quanto teme Nara Orsi, segretaria provinciale della Cgil scuola di Bologna, citando ad esempio l'Istituto tecnico industriale Belluzzi, che si è visto riconosciute solo otto delle nove classi richieste per far fronte alle circa 200 iscrizioni (tra cui anche quelle nove disabili, di cui sei gravi, e venti ragazzi stranieri).
Ma l'elenco dei problemi e dei rischi di disfunzioni è ben più lungo: alla Cgil scuola hanno raccolto segnali d'allarme in almeno l'80% delle scuole bolognesi. "Bologna - afferma Elena Giustozzi, della segreteria della Camera del lavoro - risente di più di questa situazione, dato il livello qualitativo alto che da noi la scuola aveva raggiunto" e che ora è compromesso dai tagli "che impediscono tanto lo sviluppo della scuola quanto quello sociale e del territorio".
Oggi Enrico Panini, segretario nazionale Cgil scuola, sarà in città per analizzare gli effetti della riforma Moratti. Ma già si sa che "sugli organici esiste una chiusura" e quindi che in città mancheranno 46 classi a tempo pieno alle elementari e 31 a tempo prolungato di tempo parziale.
In particolare, nella scuola dell'infanzia "non dare risposta alla richiesta di attivare 30 sezioni significa che 750 famiglie non sapranno come fare, visto che sia nel pubblico che nel privato i posti sono già saturi. Sessanta docenti e trenta collaboratori scolastici l'anno prossimo non avranno un lavoro". Tra le elementari, l'Istituto comprensivo di Minerbio ha deciso di sborsare di tasca propria 2.500 euro per pagare insegnanti che, oltre l'orario di servizio, garantiranno la quota di tempo pieno che verrà a mancare.


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