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Repubblica-Bari-Una nuova scuola è possibile iniziamo a discuterne subito

L'INTERVENTO Una nuova scuola è possibile iniziamo a discuterne subito La festa inaugurale dell'anno sociale del Cidi lunedì 9 è dedicata quest'anno alla discussione di un ...

06/12/2003
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la Repubblica

L'INTERVENTO
Una nuova scuola è possibile iniziamo a discuterne subito
La festa inaugurale dell'anno sociale del Cidi lunedì 9 è dedicata quest'anno alla discussione di un progetto per una "città educativa" in funzione della partecipazione
BEATRICE MEZZINA


La festa inaugurale dell'anno sociale del Cidi di Bari, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, lunedì 9 dicembre alle 8 presso il Kursaal Santalucia, è dedicata quest'anno alla discussione di un progetto per una "città educativa", una città che educhi alla partecipazione e alla democrazia, nell'intento di offrire un contributo anche al dibattito programmatico per le prossime amministrative al Comune di Bari. Discuteremo dei principi dell'Aice, Associazione Internazionale delle Città Educative - di cui fanno parte, tra tante, anche le città di Torino e Barcellona - che impegna le Amministrazioni ad essa aderenti alla sottoscrizione di una Carta che promuove "la partecipazione dei cittadini a un progetto comune a partire dalle istituzioni e dalle altre forme di organizzazione della società civile e di partecipazione spontanea". Si tratta di una nuova prospettiva amministrativa in cui la città riconosce, esercita, accanto alle sue funzioni tradizionali (economiche, sociali, politiche e di prestazione dei servizi), anche una intenzionalità e una responsabilità circa la formazione, la promozione culturale di tutti i suoi abitanti affinché ogni persona sia in grado di sviluppare il proprio potenziale umano e sentirsi parte di una comunità, capace di dialogare, di confrontare, di cooperare.
Il pericolo di intenzionalità totalizzanti è smussato nella Carta da molti distinguo: nessuno ha la pretesa di educare gli altri, ci si educa insieme: l'obiettivo si pone nell'accezione di sviluppare, promuovere, coordinare il potenziale educativo di tante componenti formali, informali, non formali della città, nel pieno rispetto delle diversità di ruoli e di ispirazioni. Sono tanti e complessi i venti punti della Carta e tuttavia sono importanti alcuni temi che possano offrire al lettore i termini di un impegno e di un progetto, che si possono discutere nelle loro idealità per trasferirsi poi in decisioni programmatiche che devono fare i conti con le risorse e con le urgenze di una società complessa. Le parole chiave circa le condizioni che una città educativa potrebbe sviluppare, pur nella consapevolezza della complessità e delle specificità che contraddistinguono il contesto di intervento, possono essere individuate in alcune azioni: il sostegno alle famiglie e alle scuole che sono i soggetti formativi prioritari, nella consapevolezza che la ricaduta positiva del loro operare educativo è nell'interesse di tutta la comunità; lo sviluppo della formazione permanente formale e non formale cui possono concorrere tutte le istituzioni, associazioni e gruppi che operano nel contesto urbano; la cura dell'informazione sulle opportunità per tutti i cittadini, lo sviluppo dell'orientamento e la cultura del lavoro e dell'impresa, per la creazione di nuova occupazione; il rispetto e la valorizzazione delle diversità, allo scopo di favorire l'arricchimento culturale di tutti i cittadini e il consolidamento dell'identità storica e valoriale della comunità locale.
presidente Cidi


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