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Repubblica-Bari-Studenti e prof in rivolta "Basta coi favori ai ricchi"

Domani assemblea dei ragazzi, presto nuove manifestazioni anche dei docenti la polemica Studenti e prof in rivolta "Basta coi favori ai ricchi" ELENA LATERZA La riforma scolastica della Mor...

04/04/2002
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la Repubblica

Domani assemblea dei ragazzi, presto nuove manifestazioni anche dei docenti la polemica
Studenti e prof in rivolta "Basta coi favori ai ricchi"

ELENA LATERZA

La riforma scolastica della Moratti sta scatenando un'ondata di polemiche tra studenti e docenti, pronti ancora una volta a far sentire la loro voce contro una linea politica che considerano inaccettabile. Ad accrescere il malcontento è stata la decisione, presa dalla giunta regionale pugliese, di dare il via libera ai 'buoniscuola' nella nostra regione, facendo rientrare tra le spese rimborsabili anche l'iscrizione e le rette di frequenza nelle scuole paritarie. Si parla già di nuove mobilitazioni per provare a frenare questi provvedimenti. Domani, alle 17, un'assemblea aperta a tutti i rappresentanti degli studenti si terrà presso il Centro servizi studentesco, in via Marchese di Montrone 80: "Dobbiamo confrontarci per decidere quali iniziative portare avanti spiega Roberto Angelini, del Coordinamento studenti medi antifascistiUds l'idea della riforma è proprio quella che per garantire la modernizzazione scolastica si debba delegare al mercato, e quindi ai privati, la gestione della formazione. Per fare in modo che questo accada si sta percorrendo la via dell'equiparazione totale tra scuola pubblica e privata. Non si vede più la scuola pubblica come scuola di tutti, in cui la libertà è garantita fuori da ogni condizionamento ideologico". Netta l'opposizione alla decisione della giunta Fitto di aprire la strada ai buoni scuola: "Il bonus per Angelini non è solo uno strumento anticostituzionale di finanziamento diretto alle scuole private, ma è anche un mezzo naturale per il progressivo abbandono e smantellamento della scuola pubblica. Per questo abbiamo intenzione di mobilitarci, di far prendere coscienza dei processi in atto e di avanzare proposte alternative".
Anche i ragazzi del Collettivo d'iniziativa studentesca sono pronti a organizzare nuovi momenti di contestazione: "Dopo il caso della censura dice Luca Patruno la questione dei buoni scuola è un ennesimo attacco alla scuola pubblica da parte della giunta regionale. Il 28 novembre del 2000 abbiamo fermato la volontà di azzerare la coscienza critica attraverso il controllo dei libri di testo; un attacco che oggi viene fatto da un punto di vista economico, screditando il servizio pubblico, libero e plurale, e favorendo quello privato più facilmente controllabile e schierabile. Il provvedimento sui buoni scuola rientra nella logica, inaugurata dal centrosinistra, di aziendalizzare la scuola, rendendola solo uno strumento di produzione della forza lavoro utilizzabile e funzionale al mercato del lavoro precario e interinale. Dalla riforma Berlinguer, prima, e ora da quella della Moratti, scaturisce un aumento del divario già esistente tra le classi sociali, che priva le fasce più deboli di ogni possibilità di riscatto sociale". "Sono contrario ai buoni scuola spiega Daniele Cannella, coordinatore di Studentipuntonet non vedo nessun motivo valido per cui debba essere finanziata la scuola privata. E' un alibi per togliere il principio di base della scuola pubblica, multiculturale e laica, e portare avanti uno logica privatista. Rientra in un intento più ampio della riforma e il rischio è che si costruisca una scuola classista. Per questo dobbiamo continuare a mobilitarci insieme ai professori, partendo dall'informazione nelle scuole". "Il diritto allo studio per noi non è questo dice Giuseppe Beccia, presidente della Consulta provinciale studentesca di Foggia stanno tentando di far passare un concetto che è anticostituzionale, cioè quello di finanziare le scuole private, invece di fare in modo che l'istruzione nelle scuole statali sia totalmente gratuita. Anziché agevolare l'accesso alle scuole paritarie si potrebbero utilizzare quei fondi per fare in modo che l'istruzione statale sia realmente accessibile a tutti, mediante un serio piano di investimenti sul diritto allo studio, che finanzi libri di testo e trasporti". Anche i componenti del Forum per la scuola pubblica hanno espresso forte dissenso rispetto al provvedimento regionale. Giovedì 11 aprile si terrà un'assemblea per definire in che direzione muovere la protesta: "Come forum dice la portavoce Lea Borrelli abbiamo più volte rivendicato il diritto all'istruzione pubblica gratuita per tutti, mentre adesso si sta seguendo una linea politica che crea delle differenze. Il buono scuola per noi apre la strada allo smantellamento del sistema della scuola pubblica. Sicuramente durante la prossima assemblea decideremo quali iniziative portare avanti".


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