Repubblica-Bari-Sperimentazione, è bufera

SCUOLA E POLEMICHE
Cgil, Cisl, Uil e Snals accusano la Regione e la direzione regionale dell'istruzione: "Un colpo alla scuola pubblica"
Sperimentazione, è bufera
I sindacati: "Così siamo stati esclusi dalle trattative"

L'assessore Silvestri: "Il sistema in Puglia è risanato e perfettamente in grado di reggere alla sfida della riforma"
ANNA GRITTANI

La Puglia della scuola sperimentale è ad un passo dal traguardo. Ci arriva però nella tormenta delle polemiche perché Cgil, Cisl, Uil della scuola unite allo Snals la contrastano con tutte le forze. L'imputata è la sperimentazione nelle superiori che permetterà l'assolvimento dell'obbligo scolastico, anziché a scuola fino ai quindici anni come dice la legge, attraverso un corso di formazione professionale. Sperimentazione possibile grazie ad un protocollo d'intesa firmato a luglio dalla Puglia (e da altre quattro Regioni) col ministero dell'Istruzione. Domani sulla Gazzetta ufficiale sarà pubblicato il bando firmato giovedì scorso da Giuseppe Fiori, direttore regionale dell'istruzione, e dall'assessore regionale alla formazione Andrea Silvestri. Un bando col quale gli istituti tecnici e professionali e i centri di formazione professionale sono invitati a presentare progetti di percorsi integrati. Saranno scelte quindici scuole in tutta la regione. Qui si seguiranno percorsi triennali per i quali la Regione ha trovato un finanziamento di nove milioni di euro. I sindacati della scuola non ci stanno e convocano una conferenza stampa in casa Cgil per spiegare le proprie ragioni. Ci sono Gianni Milici, Maurizio Lembo e Teresa Loiacono per la Cgil, Michele Marella per la Cisl, Alessandro Calabrese per lo Snals. Le ragioni sono sintetizzate in un volantino nel quale, la sperimentazione è definita una farsa "perché è un'operazione di pura immagine, produce riduzione di organici, è aleatoria e generica rispetto alle risorse finanziarie".
A tutto questo Gianni Milici aggiunge che "con i tagli alla scuola pubblica, è assurdo spendere soldi per una sperimentazione che le scuole non vogliono" soprattutto considerando, aggiunge Teresa Loiacono che "un sistema integrato tra scuola e corsi professionali in Puglia è irrealizzabile perché la legge sulla formazione professionale non è operativa". Il collega della Cisl Michele Marella parla di una sperimentazione "affrettata, senza risorse e senza confronti con le organizzazioni sindacali"; dice che "le scuole sono state invitate prima che fosse pubblicato il bando", mentre Calabrese dello Snals sostiene di non essere contrario per la sostanza, ma perché "la scuola pubblica sembra abdicare verso forme non ben definite per le quali l'opinione della stessa è stata scavalcata". Diritto di replica all'uomo dello Stato Fiori e all'uomo della Regione Silvestri. "I sindacati sono stati invitati il 20 dicembre a presentare le loro osservazioni. Non l'hanno fatto e così siamo andati avanti con la firma del protocollo" dice Fiori. "A proposito degli organici, invece, non ci sarà alcuna riduzione perché verrà recuperata la dispersione scolastica che in Puglia è altissima. A questo progetto stiamo lavorando da mesi, le scuole sono state sensibilizzate e informate già da settembre". Silvestri è furibondo con i sindacati nei confronti dei quali ritiene di essere stato più che mai aperto al dialogo. Ribalta tutte le accuse sulla formazione professionale: "Il sistema in Puglia è risanato e perfettamente in grado di reggere alla sfida della riforma scolastica".