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Repubblica-BAri-Questa scuola ci annoia" quarantamila gli abbandoni

Preoccupanti i dati sulla dispersione: non sono solo i ragazzi a rischio a disertare le aule "Questa scuola ci annoia" quarantamila gli abbandoni Nell'esercito di chi lascia i...

30/12/2005
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la Repubblica

Preoccupanti i dati sulla dispersione: non sono solo i ragazzi a rischio a disertare le aule
"Questa scuola ci annoia" quarantamila gli abbandoni
Nell'esercito di chi lascia in anticipo le lezioni anche i figli di genitori benestanti "Presi dalla sfiducia alla fine mollano"
ANNA GRITTANI


Annoiati, sfiduciati, delusi e infine dispersi. La scuola pugliese conta i suoi abbandoni e ne ottiene un risultato preoccupante. Sono 41.234 i ragazzi che, secondo l'ultima rilevazione regionale (riferita al 2004), hanno interrotto gli studi prima di aver adempiuto all'obbligo scolastico, con una media nettamente al di sopra di quella nazionale. Risultato che fa pensare per due motivi: la crescita costante del fenomeno negli ultimi anni e lo status dei ragazzi che interrompono gli studi. I dispersi non sono più solo soggetti a rischio, ma una schiera inedita di studenti: i "ragazzi bene". Quei rampolli ai quali le famiglie potrebbero offrire tutto anche a livello formativo, ma che non hanno alcuna motivazione all'apprendimento. Quindi stanno tra i banchi, sfiduciati ed annoiati, fino all'abbandono. Accanto a loro, i veri soggetti a rischio, per le proprie condizioni socio-culturali. Per questi ultimi abbandonare la scuola significa quasi sempre intraprendere la strada della devianza minorile.
Le conclusioni sconcertanti hanno la firma dell'Ufficio scolastico regionale per la Puglia, che dopo aver monitorato attentamente il fenomeno, ha realizzato un volume appena diffuso dal titolo "La dispersione scolastica in Puglia", curato dall'Ufficio II e coordinato dal dirigente Giovanni Lacoppola. Entrando nel dettaglio dei numeri si apprendono aspetti inimmaginabili. Ad esempio, quei 41.234 dispersi si dividono tra coloro che hanno abbandonato gli studi, quindi sono fuori dal sistema scolastico (6683 alunni, di cui 108 alle elementari, 1230 alle medie e 5.345 al biennio delle superiori) e i bocciati, i ripetenti, i ragazzi formalmente ritirati o che frequentano in modo irregolare (ben 34.551 studenti). Questo esercito dal 2000 al 2004 non ha fatto altro che crescere. Basta guardare i dati della provincia di Bari. Se cinque anni fa gli abbandoni nel biennio delle superiori erano il 3,46 per cento, nel 2003-2004 sono balzati al 5,58 per cento.
"In Puglia la dispersione scolastica è al di sopra della media nazionale dice Lacoppola - Fatta eccezione per la scuola primaria che rientra nei parametri italiani, si va dall'1,06% delle medie, a fronte delle 0,4% a livello nazionale, fino al 5,30% delle superiori, contro il dato italiano del 2,1%". Una tendenza confermata dalle continue denunce da parte dei carabinieri ai genitori per inosservanza degli obblighi scolastici. Qualche giorno fa è toccato a tre coniugi di Gallipoli, ieri a venti genitori della provincia di Taranto, tutti con bambini delle elementari. "Per risolvere il problema commenta Lacoppola occorre innanzi tutto instaurare il dialogo tra genitori e figli, perché denunciare la famiglia serve a poco. L'iter è lungo, prima del giudizio passano tre-quattro anni anni. Troppi per un ragazzo che cresce. Alla fine il magistrato impone una multa ai genitori che andrebbero invece rieducati e non multati".


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