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Repubblica-Bari:Mense-In tumulto il mondo della scuola A rischio i docenti pomeridiani

In tumulto il mondo della scuola "A rischio i docenti pomeridiani" Il direttore generale Fiori assicura "Per quest'anno l'organico non si tocca ma sia ben chiaro che il problema riguarda il Com...

13/04/2003
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la Repubblica

In tumulto il mondo della scuola "A rischio i docenti pomeridiani"

Il direttore generale Fiori assicura "Per quest'anno l'organico non si tocca ma sia ben chiaro che il problema riguarda il Comune"
Occorrerà anche dire ai genitori in che modo utilizzare i ticket che hanno già acquistato
Preoccupate anche le famiglie che hanno bisogno del tempo prolungato per i figli
ANNA GRITTANI

Il mondo della scuola barese è in tumulto. Non bastavano i tagli, le sperimentazioni e l'edilizia e rendere le cose complicate. Ci si è messa la mensa a generare lo scompiglio e ad indurre gli addetti ai lavori a porsi il problema del futuro che verrà.
Così Fabio Scrimitore, dirigente del Centro servizi amministrativi di Bari, ovvero quello che un paio di anni fa si chiamava provveditorato, annuncia che le scuole dovranno costruire un nuovo modello di offerta alle famiglie. L'ottica non è solo alimentare, ma è figlia primogenita della situazione che è venuta a crearsi per le mense di tutta la provincia. Il futuro incombe come una spada di Damocle sul cosiddetto "doppio organico", un paio di parole che, purtroppo, raggruppano migliaia di persone.
La questione per il momento è solo sullo sfondo, come in queste frasi che il direttore regionale dell'istruzione Giuseppe Fiori dice da Roma: "Noi c'entriamo poco con la storia delle mense. Il problema riguarda l'ente locale, in questo caso il Comune". Verissimo, ma la Direzione scolastica regionale, organo periferico del ministero, è competente per il personale. E allora non si può rinunciare a una domanda cruciale: a questo punto che ne sarà del doppio organico? Che si farà adesso di tutto questo personale docente che è stato assunto per coprire le ore pomeridiane? "Per quest'anno scolastico l'organico non si tocca - risponde Fiori - ormai siamo arrivati ad aprile, e se consideriamo le imminenti vacanze di Pasqua ci accorgiamo che manca davvero poco alla chiusura".
Dunque i maestri continueranno a lavorare, sino alla fine. Ma la mensa, si sa, è stata sospesa dal sindaco Simeone di Cagno Abbrescia. Ed è altrettanto noto che un docente di scuola materna ha un orario di cinque ore al giorno. Poi non possono essere dimenticate le incolpevoli famiglie, l'altro anello debole di questa catena: non possono essere mollate all'improvviso al loro destino. E allora occorre trovare una soluzione al più presto. Lo sanno bene tutti i dirigenti dei circoli didattici.
Lo sanno ancora meglio l'assessore comunale all'istruzione Domenico D'Oria e il dirigente del Csa di Bari Fabio Scrimitore. La notizia la dà proprio lui, con una preoccupazione appena percettibile nel suo tradizionale garbo: "Domani ci incontreremo in assessorato con i dirigenti e D'Oria. Dovremo scandagliare tutti gli aspetti per la costruzione di un nuovo modello che, a questo punto, si presenta come necessario e irrinunciabile. La prima cosa da fare è assicurare ai genitori la possibilità del rientro. Ci sono famiglie che non risiedono a Bari e quindi hanno bisogno del tempo prolungato per i propri figli". Il dirigente del Centro servizi amministrativi di Bari non trascura un altro aspetto, quello economico: "Occorrerà dire ai genitori come utilizzare i ticket che hanno già acquistato per i pasti dei loro bambini. Bisognerà vedere come convertirli in qualcos'altro. Poi c'è un'altra questione - continua Scrimitore - che non è affatto secondaria: il contratto tra il Comune di Bari e la Cascina non è stato risolto". L'ha detto anche il sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia nell'intervista di ieri: "Dobbiamo esaminare attentamente la situazione". Prima, l'appalto non sarà revocato. "La singolarità del fatto - aggiunge Scrimitore - è proprio questa. Ecco perché bisognerà vedere come inserire la necessità di molti bambini di restare a scuola il pomeriggio, nelle pretese contrattuali".
Di questo nuovo "modello" di offerta scolastica si parlerà domani, c'è da giurarci, con non poche difficoltà. Bisognerà ad esempio superare il problema del trasporto. Se si prevedono pasti a casa e rientro a scuola, i pullman dovrebbero essere disponibili quattro volte al giorno, con la conseguenza di costi improvvisamente raddoppiati per il Comune che fornisce il servizio. A farlo osservare è il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Ruggiero Francavilla: "Il trasporto dei bambini è un problema che a volte può diventare insormontabile". E allora la previsione per i mesi che verranno è che gli alunni restino a scuola, con i loro insegnanti del doppio organico, mangiando non si sa ancora cosa. La risposta potrebbe venire però proprio da quei ticket.


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