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Repubblica-Bari-La protesta dei dirigenti scolastici -Senza mensa saltano 190 cattedre

LO SCANDALO DELLA CASCINA L'ultimatum dei sindacati: "Entro il 30 giugno il sindaco deve dirci se ripristinerà il servizio a settembre" La protesta dei dirigenti scolastici -Senza mensa saltano 1...

01/05/2003
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la Repubblica

LO SCANDALO DELLA CASCINA
L'ultimatum dei sindacati: "Entro il 30 giugno il sindaco deve dirci se ripristinerà il servizio a settembre"
La protesta dei dirigenti scolastici -Senza mensa saltano 190 cattedre

ANNA GRITTANI

Centonovantuno destini nelle mani di un sindaco. Appartengono ai docenti delle scuole materne ed elementari che l'anno prossimo non potranno più essere impegnati nell'orario pomeridiano, se Simeone Di Cagno Abbrescia e la sua amministrazione non decideranno il da farsi sulla questione delle mense. Quando la nuova gara verrà, se mai lo sarà, potrebbe essere troppo tardi, perché la burocrazia ha i suoi tempi. La scadenza fissata dalla scuola è il 30 giugno, entro questa data i dirigenti didattici dovranno comunicare ai Centri servizi amministrativi (gli ex provveditorati) la richiesta dei posti, un'operazione alla quale segue la valutazione da parte dei Csa e poi la definizione del numero dei docenti che insegneranno nell'anno scolastico 2003-2004. Se non ci sarà la certezza della mensa, non ci sarà neanche doppio organico, quindi serviranno 191 maestri in meno, 74 nella scuola elementare e 117 nella materna. Se invece l'intenzione del Comune è quella di continuare a garantire il servizio, deve dirlo entro il 30 giugno, tempo utile per richiedere i 191 posti.
Per i dirigenti didattici di Bari e per il Csa sono giorni di buio. Prima il taglio degli organici voluto dalla Finanziaria, poi la riapertura delle iscrizioni in prima elementare dei bambini nati nei primi due mesi del '98, per effetto della riforma Moratti; da ieri, giorno di chiusura delle iscrizioni, il conto degli alunni "anticipatari", novelli iscritti, da inserire nelle classi già esistenti o in altre da formare. A tutto ciò si è aggiunta la sospensione del servizio mensa da parte del Comune dopo lo scandalo Cascina e la ormai certa impossibilità di affidare ad altri il servizio per un solo mese di scuola. Si sa che le burocrazie tra loro non vanno d'accordo e meno che mai si conciliano con le necessità dei cittadini, ecco perché la preoccupazione dei dirigenti è fortissima. Tanto da indurli ad incontrarsi ieri mattina per un'assemblea sindacale convocata nella scuola elementare "Rodari" del circolo Japigia II dai tre coordinatori provinciali dei dirigenti scolastici di Cgil, Cisl e Uil della scuola, rispettivamente Carlo De Santis, Claudio Grosso e Vincenzo Fiorentino. Dall'incontro (al quale erano presenti anche rappresentanti del Csa) è scaturita tutta la loro preoccupazione.
La discussione va avanti fino alle 13. Claudio Grosso, direttore del "Balilla" e coordinatore provinciale dei dirigenti per la Cisl scuola, è il portavoce delle tre sigle: "Siamo preoccupati per la fine di quest'anno scolastico e soprattutto per il prossimo". E poi spiega: "Con il Csa dobbiamo concordare l'azione amministrativa legata agli organici, per questo abbiamo bisogno di una comunicazione scritta da parte del Comune di Bari sul prosieguo del servizio mensa durante il prossimo anno scolastico. Non solo, questa comunicazione deve arrivare necessariamente entro il 30 giugno, termine ultimo per comunicare al Csa il fabbisogno di docenti. Altrimenti, si dovrà procedere alla riduzione dell'organico". Non è questa la sola preoccupazione dei dirigenti. "Togliendo la refezione i bambini vengono privati di una parte dell'offerta formativa. La mensa è un momento educativo che fa parte integrante dell'attività scolastica, eliminarla non vuol dire creare flessibilità, ma negare il diritto al tempo scuola. In assenza della refezione, quel tempo non può essere gestito diversamente. Per quest'anno è andata così, con un disagio fortissimo da parte delle famiglie, l'anno prossimo però la mensa ci deve essere. Il Comune ha il dovere di organizzarsi in tempo". Affiancati dal Csa di Bari, i dirigenti dopo l'assemblea di ieri hanno scritto al sindaco per chiedere un incontro. Vogliono informazioni in tempo reale sul ripristino della mensa. In gioco 191 posti e un fiume di serenità.


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