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Repubblica-Bari-Graduatorie, scuola nel caos Liste dei precari da rifare

CASO Le nomine non tengono conto degli ex Lsu e di una decisione del Tar Graduatorie, scuola nel caos Liste dei precari da rifare" Sul destino dei docenti pesa l'annullamento "per sentenza" de...

22/07/2003
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la Repubblica

CASO
Le nomine non tengono conto degli ex Lsu e di una decisione del Tar
Graduatorie, scuola nel caos Liste dei precari da rifare"

Sul destino dei docenti pesa l'annullamento "per sentenza" dei 18 punti dati agli ordinari
Nulla è stato deciso sui posti da bidello per i lavoratori socialmente utili
ANNA GRITTANI

Ciò che sembrerà reale domani e dopodomani potrebbe non esserlo più tra una settimana. E tra i precari della scuola la guerra si farà ancora più aspra. Domani i Csa, gli ex provveditorati, pubblicano le graduatorie definitive per i docenti di medie e superiori, dopodomani partono le nomine per i collaboratori scolastici, meglio noti come bidelli.
Ma entrambe le graduatorie rischiano di saltare: nel primo caso per una sentenza del Tar del Lazio, che accogliendo i ricorsi degli abilitati della Scuola di specializzazione per insegnanti delle secondarie (Ssis), considera illegittima l'attribuzione di 18 punti conferita dal Miur ai precari abilitati dal concorso ordinario e dai corsi riservati. Nel secondo caso perché il 30 per cento dei posti riservati ai bidelli dovrebbe toccare agli ex lavoratori socialmente utili (Lsu). Che senso ha, allora, gettare nell'incertezza migliaia di persone, e perché non provvedere tempestivamente alle correzioni? Semplice: mancano firme e sospensive da parte del Ministero. E allora l'incertezza segna ancora una volta l'estate dei precari della scuola accomunati dallo stesso destino, sia che si chiamino bidelli sia che si chiamino docenti.
Poi ci sono i dipendenti dei Csa, condannati a fare e subito dopo a disfare. Dagli uffici di Bari rispondono: "Dobbiamo necessariamente pubblicare domani le graduatorie permanenti per i docenti di medie e superiori, ce lo impone la legge". E la sentenza del Tar del Lazio? "Il ministero non ha emesso nessuna sospensiva per le graduatorie, finché non lo farà, noi continueremo il nostro lavoro, attribuendo 18 punti ai precari storici, così come stabilito". In pratica, la procedura è questa e va applicata fino a contrordine. E quando ci sarà, il destino di migliaia di aspiranti docenti non sarà più quello che avranno letto domani.
Quei diciotto punti sono piovuti sulla maggior parte degli abilitati (circa 17mila in Puglia), che si dividono tra "ordinaristi" e "riservisti": gli altri, gli specializzati della Ssis, in tutta la regione risultano 2100. Il Tar ha deciso la sospensiva sulle graduatorie il 14 luglio, tre giorni dopo c'era già la sentenza. Ma dal Ministero non è arrivato nessun provvedimento che blocchi le graduatorie. E allora la reazione dei 500 sissini pugliesi che hanno firmato il ricorso è la diffida. Pasquale Zampetti, presidente regionale dell'Anief (l'associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione che riunisce la maggior parte dei sissini), non usa mezzi termini. "Ieri mattina è partita la diffida nei confronti dei Miur e dei Csa di Palermo, Bari, Potenza, Napoli, Roma, Bologna, Trento e Milano, perché vengano modificate immediatamente le graduatorie". E poi: "Ciò che sta succedendo è gravissimo. La legge dice che una sentenza del Tar deve essere operativa immediatamente e invece il ministero e questi Csa la ignorano".
Simile nella gravità la situazione dei bidelli. Giovedì 24 luglio partono le nomine. Con la spada di Damocle di un decreto che giace ancora senza firma sul tavolo del ministro Moratti. Il decreto riguarda l'assunzione degli ex lavoratori socialmente utili nel ruolo di collaboratori scolastici. Un diritto riconosciuto dal Consiglio di Stato. In sostanza il 30 per cento dei posti dovrà toccare agli ex Lsu. Nella graduatoria attuale non sono contemplati. Al Csa di Bari spiegano: "Aspettiamo il decreto del Ministro. Entro 30 giorni dall'emanazione uscirà il bando per i lavoratori socialmente utili". La firma non arriva e le Rappresentanze sindacali unitarie scrivono in un comunicato che questi lavoratori "non vogliono essere considerati precari di serie B". Gli ex Lsu in Puglia sono 3000, i collaboratori da nominare per la provincia di Bari 1600. Secondo il decreto, 480 dovranno essere Lsu. Ma nella graduatoria ancora non compaiono. Al loro posto giovedì ci saranno 480 bidelli. Probabilmente, dicono al Csa di Bari, "faremo nomine con riserva".


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