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Repubblica-Bari-Gli effetti in Puglia della Finanziaria: salteranno 336 insegnanti di sostegno I tagli di professori e ausiliari elementari a rischio collasso

Gli effetti in Puglia della Finanziaria: salteranno 336 insegnanti di sostegno LA SCUOLA I tagli di professori e ausiliari elementari a rischio collasso ANNA GRITTANI La scuola della Puglia...

02/10/2002
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la Repubblica

Gli effetti in Puglia della Finanziaria: salteranno 336 insegnanti di sostegno LA SCUOLA
I tagli di professori e ausiliari elementari a rischio collasso

ANNA GRITTANI

La scuola della Puglia si sveglia nell'alba della Finanziaria, senza più gli arti. La scure si abbatte al di là delle previsioni meno rosee, con questi risultati: 5821 potrebbero essere gli insegnanti in meno alla scuola elementare, 336 i docenti decurtati al sostegno. Tagli consistenti anche per gli insegnanti fuori ruolo e per il personale ausiliario. A tutto ciò si aggiunge un minor numero di classi, cioè più alunni in aula. Difficile individuare il male minore, ciò che farà invece la differenza nel bilancio dei tagli è sicuramente la situazione della scuola elementare. A motivare il taglio di quei 5821 posti sarebbe la sostituzione della triade di insegnanti del modulo col maestro prevalente o "tutor" che dir si voglia. Il ritorno dell'insegnante unico è previsto nella finanziaria, e questo vorrebbe dire ridurre di un terzo il numero dei docenti. Si sa, la riforma della scuola è ancora ferma in Parlamento, ma se l'ipotesi diventasse concreta, per i docenti della Puglia il taglio sarebbe senza precedenti. Lo spiega Attilio D'Ercole, segretario regionale della Cisl scuola e componente del Consiglio nazionale della pubblica istruzione. "Oggi l'organizzazione modulare della scuola elementare prevede la presenza di tre insegnanti ogni due classi. Nel caso in cui si tornasse al maestro unico verrebbe meno un terzo dei docenti".
Il taglio colpirebbe l'organico che per quest'anno scolastico vede nella scuola elementare 17.465 posti. Un terzo di questo contingente è costituito da 5821 maestri. Sarebbe possibile organizzare la scuola elementare senza di loro? Attilio D'Ercole esprime forti perplessità al riguardo: "L'insegnante unico può fare al massimo 24 ore settimanali, il tempo scuola è costituito invece da 30 ore; per quelle 6 di differenza, sarebbe necessario per forza un altro maestro che lavori su tre classi per totalizzare il suo orario di lavoro". In pratica con il taglio di un terzo dei docenti non potrebbe essere coperto il tempo scuola, "invece continua D'Ercole con una contrazione del solo 20 per cento dell'organico, ipotesi prevista dalla riforma, questo non accadrebbe".
Altro discorso, quello sui bidelli. Il personale ausiliario verrebbe sostituito infatti dai lavoratori socialmente utili e dalle imprese di pulizia. Non c'è soluzione, invece, per il nuovo ruolo assunto con quest'anno scolastico dalla categoria. Sono i bidelli infatti a sostituire gli assistenti per i disabili, una volta pagati dai comuni. Una contrazione nell'organico, metterebbe in difficoltà i portatori di handicap. Categoria per la quale la finanziaria appena approvata è tutt'altro che generosa anche sotto il profilo dei docenti. Il rapporto tra insegnanti di sostegno e alunni passa da 1 a 138 ad 1 ogni 145. Vuol dire che ci saranno in Puglia circa 336 docenti in meno, perché l'organico di 6716 docenti di sostegno fissato per quest'anno nelle scuole di ogni ordine e grado, verrebbe ridotto del 5%. Per la Cgil scuola la situazione è drammatica.
Maurizio Lembo, segretario generale per la provincia di Bari, la commenta così: "Quest'anno i disabili sono aumentati anche per effetto dell'obbligo scolastico elevato a 15 anni. La situazione è già tragica perché molti ragazzi non hanno ancora il docente, con l'applicazione della finanziaria peggiorerà. Nell'istituto agrario di Bisceglie c'è una classe che si ritrova, per effetto dei tagli, 36 alunni di cui tre disabili". Tra riduzione delle classi e scure sui docenti, la manovra delle 744 cattedre in meno di alcuni mesi fa, sembra solo un gioco da ragazzi. Nessun commento dall'Ufficio scolastico regionale.


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