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Regina Elena, qui pagano i genitori, Cesare Battisti, classi con 26 bimbi

Meno classi a tempo pieno e aule affollate. «E’ l’effetto della scure dei tagli agli organici nella scuola pubblica» denunciano i dirigenti scolastici delle primarie

22/05/2011
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Il Messaggero

di FRANCESCA FILIPPI

Meno classi a tempo pieno e aule affollate. «E’ l’effetto della scure dei tagli agli organici nella scuola pubblica» denunciano i dirigenti scolastici delle primarie. Nel Lazio, secondo i dati di Flc Cgil Roma, «dal primo settembre ci saranno ad esempio 930 maestri elementari in meno. Impossibile poi garantire il tempo pieno a tutte le famiglie che lo richiedono, che sono l’85%». Risultato? «Classi come pollai, riduzione di insegnanti di sostegno e lingua inglese» avvertono presidi e docenti. Marco Olivieri, dirigente scolastico della Cesare Battisti alla Garbatella (800 alunni in 37 classi) sgrana numeri come un rosario: «Meno 930 docenti e meno 52 classi a tempo pieno. Così è impossibile assegnare due docenti per ogni classe. Inoltre, nella sola provincia di Roma si è passati da 445 insegnanti di inglese a 98. Per non parlare delle classi che hanno fino a 27-28 alunni anche con disabili. Nella mia scuola non posso organizzare aule con più di 26 bambini perché non sono in grado di garantire la sicurezza. Dal primo settembre, poi, avrò due insegnanti in meno, e le ore del tempo pieno passeranno da 44 a 40».
«In autunno avrò gli stessi insegnanti di oggi - ammette Rossella Sonnino, alla guida della primaria Regina Elena di via Puglie, con 236 alunni - ma avrò classi con 27 bambini, anziché 20-22. Inoltre, mi hanno tolto 12 ore. Significa che per gli alunni che non possono fare il tempo pieno la scuola si affida a associazioni private con docenti che svolgono attività extrascolastica (ginnastica, inglese) e che consentono di far uscire i piccoli alle 16.30 anziché alle 13.30. Un servizio che i genitori pagano a parte». «Passare dal tempo pieno al tempo normale - le fa eco Silvana Passafaro, maestra di matematica e italiano - da due docenti a uno per classe e con l’orario ridotto, significa che non c’è più condivisione». «Avrò 42 insegnanti anziché 43 e le classi richieste. Nonostante tutto, abbiamo fatto il possibile per salvaguardare orario e offerta didattica» assicura Antonio Giordani, preside dell’Istituto comprensivo I.Q.Visconti (3 sedi, 460 bambini). «Tolto il maestro d’inglese - prosegue Paolo Mazzoli, preside dell’Angelo Mauri in via Prati Fiscali (550 bambini, 25 classi, 45 docenti) insegneranno la lingua docenti che hanno frequentato un corso di 150 ore, mentre con in bambini bisogna parlare in modo avanzato. Inoltre, ogni classe con il tempo pieno avrà fino a 4 insegnanti che si alterneranno, il contrario del maestro unico». Paola D., insegnante alla Iqbal Masih al Casilino 23, 700 bambini in 27 classi: «Il tempo pieno? A giugno sapremo se riusciremo a garantirlo».


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