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Messaggero Veneto-Stavolta ci giochiamo il futuro della scuola"

Stavolta ci giochiamo il futuro della scuola" Dall'Agnese invita gli oltre 4 mila operatori provinciali del settore a scendere in piazza Conto alla rovescia per il 'D-day' di Cgil scuola e Cub-...

17/10/2002
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MessaggeroVeneto

Stavolta ci giochiamo il futuro della scuola"
Dall'Agnese invita gli oltre 4 mila operatori provinciali del settore a scendere in piazza

Conto alla rovescia per il 'D-day' di Cgil scuola e Cub-Cobas: piazze e strade tinte di rosso, domani, per lo sciopero generale, pronto a infiammare anche la protesta degli studenti dell'Uds. Ragioni per incrociare le braccia, a soli quattro giorni dalla lotta delle altre bandiere dei confederali e autonomi? A valanga, secondo i cigiellini della scuola.
"Docenti e Ata sono chiamati all'adesione per coscienza professionale '#8212; ha allargato all'undicesimo comandamento la deontologia di classe il sindacalista Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. Con questo sciopero ci giochiamo la qualità della scuola pubblica: vogliamo bloccare gli effetti disastrosi preventivati dai tagli connessi alla finanziaria 2003, chiediamo un contratto di lavoro capace di ridare dignità ai lavoratori della scuola e prospettive sul futuro della riforma dei cicli che non ci proiettino indietro nel tempo a 50 anni fa con il modello classista. Non si può dire no a questo giorno di lotta, altrimenti lasceremo al governo l'arbitrio sulla scuola statale".
Accorato appello agli oltre 4 mila operatori provinciali (ma il 7% ha già scioperato lunedì e quanti di loro bisseranno l'astensione, visto che una giornata senza scuola costa in busta paga un salasso di almeno 60 euro?) e intanto Cgil scuola scocca un'altra freccia contro il ministero dell'Istruzione. Il ricorso per il blocco delle assunzioni in ruolo è allo start, per tutti i precari abilitati.
"Nella scuola nazionale sono circa 100 mila i posti liberi '#8212; spiegano i cigiellini '#8212; e in quella pordenonese almeno un migliaio. Il ministro Moratti, nonostante il pressing costante, continua a fare orecchie da mercante sulle assunzioni in ruolo di docenti e Ata. Per questo abbiamo attivato l'ufficio legale per la predisposizione del ricorso avverso il mancato reclutamento a tempo indeterminato dei vincitori di concorso, con la richiesta di decorrenza giuridica dal settembre 2002. La scelta del governo di non nominare in ruolo, in sintonia con la modifica dello statuto dei lavoratori all'articolo 18, consente di aumentare la percentuale del personale licenziabile. Le diffide sono già state inviate durante i mesi estivi, ora tocca ai ricorsi".
C.B.


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