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Messaggero Veneto-Scuole, tagliate decine di classi

cresciuta la media degli alunni per aula. Esuberi favoriti dall'aumento dell'orario settimanale a oltre 18 ore Scuole, tagliate decine di classi Sessantasei professori in meno nelle superiori ...

12/04/2003
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MessaggeroVeneto

cresciuta la media degli alunni per aula. Esuberi favoriti dall'aumento dell'orario settimanale a oltre 18 ore
Scuole, tagliate decine di classi
Sessantasei professori in meno nelle superiori

Secondo i dati diffusi dalla Cgil-scuola e dal dirigente superiore del Centro servizi amministrativi, Valerio Giurleo, a farne le spese saranno gli insegnanti precari. Per effetto dell'accorpamento delle classi intermedie, infatti, i sindacati ritengono che nel prossimo anno scolastico molti aspiranti insegnanti non saranno convocati dai dirigenti scolastici. Il numero risulterà superiore ai 66 posti in meno autorizzati dal direttore scolastico regionale, Pier Giorgio Cataldi. Un dato per tutti: l'istituto tecnico industriale Malignani di Udine perde 6 classi e 39 posti. Anche il commerciale Zanon rinuncerà a 8 posti d'insegnamento. Non va meglio in provincia, basti pensare al liceo scientifico di Tolmezzo dove sono stati tagliati 6 posti, altrettanti all'Itti di Lignano e 7 all'Itas di Cividale.
Nell'anno scolastico in corso, nelle scuole della provincia, si contano 971 classi con una media di studenti leggermente superiore alle 20 unità (20,24). I dirigenti scolastici avevano chiesto l'autorizzazione di 996 classi, ma a settembre il numero scenderà a 959, mentre il rapporto alunni-classi salirà a 20,57. "Anche in questo ordine scolastico, come è già avvenuto per le scuole dell'infanzia e alle elementari, la definizione delle classi e dei posti da assegnare è l'occasione per ridurre la spesa per l'istruzione" sostiene il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, nel ricordare che a livello regionale sono stati tagliati 156 posti. Sessantasei solo a Udine.
Da una prima valutazione effettuata dalla Cgil-scuola, per riuscire a eliminare 156 posti in regione la direzione scolastica regionale non ha autorizzato la formazione di alcune classi prime e ha accorpato le classi intermedie. "L'operazione - continua Luongo - causerà un danno alla continuità didattica". Ma non basta perché sempre secondo la Cgil-scuola "l'esubero del personale è stato creato aumentando l'orario di cattedra anche oltre le diciotto ore settimanali".
La situazione preoccupa il sindacato che, in questi giorni, analizzerà scuola per scuola le decisioni adottate dalla direzione scolastica regionale. La Cgil-scuola presenterà la sua proposta a Cataldi il prossimo 16 aprile. Le problematiche delle scuole superiori sono analoghe a quelle delle elementari e delle materne dove mancano all'appello, rispettivamente, 6 classi e 21 sezioni. "La Cgil - assicura Luongo - è impegnata a contrastare la politica dei tagli adottata dal direttore regionale attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche locali".


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