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Messaggero Veneto-Insegnanti in tensione per l'esame sottopagato

Insegnanti in tensione per l'esame sottopagato Settimana cruciale per la scuola. Vertice no stop su esami di Stato e organici docenti in calendario oggi e giovedì nel quartier generale romano d...

05/06/2002
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MessaggeroVeneto

Insegnanti in tensione per l'esame sottopagato

Settimana cruciale per la scuola. Vertice no stop su esami di Stato e organici docenti in calendario oggi e giovedì nel quartier generale romano di viale Trastevere del ministro Moratti con i sindacati per scongiurare la mobilitazione nella scuola a oltranza nel periodo delicatissimo di scrutini e maturità. La tensione e l'amarezza tra i prof sono in crescita rapida: quindi, il rendez-vous sui compensi economici per commissari e presidenti impegnati nella maratona degli esami di Stato dal 17 giugno sarà un test attendibile per dare l'oroscopo delle future, probabili percentuali di assenteismo degli esaminatori che dicono no a un tariffario da fame.
"Gli esami a rischio, perché malpagati, sono una vergogna per le politiche del ministero dell'istruzione '#8212; commenta il sindacalista di Cgil scuola Gianfranco Dall'Agnese '#8212; e un aumento di stress ingiustificabile per gli studenti e le famiglie. Chiediamo anche giustizia per altri candidati: gli aspiranti a dirigenti, in attesa da almeno un anno del bando di concorso. Il Miur ha promesso, ma non calendarizzato, la procedura di reclutamento dei corsi riservati agli incarichi 'triennalisti', ma non è sufficiente. Mancano 3 mila e oltre capi di istituto (una decina almeno nel Pordenonese) e il bando per soli 1.500 posti mette a rischio la buona amministrazione delle scuole dell'autonomia. I patti sull'indizione simultanea di un concorso riservato e di uno ordinario erano chiari e funzionali alla stabilità della scuola, ora compromessa dal carosello protratto degli incarichi annuali ai presidi supplenti. Il Miur imbocca la strada del risparmio a tutti i costi, a scapito della scuola statale. Senza contare che il bando 'a metà' chiama alle prove soltanto i triennalisti attualmente incaricati, escludendo anche coloro che possono vantare un triennio di supplenza dirigenziale reso nel passato: è assurdo e protestiamo con forza". Forti le proteste anche per gli organici docenti: al coro delle sigle sindacali che reclamano altri numeri per i posti di insegnamento utili a garantire il tempo scuola, si associano pure gli enti locali. La Regione Friuli - Venezia Giulia, quella lombarda e altre ancora fanno pressing al tavolo permanente sugli organici e, se è vero che l'unione fa la forza, allora, la soluzione potrebbe esserci. La situazione del Pordenonese risulta infatti in sofferenza soprattutto nel settore secondario per i posti di sostegno, oltre che per i tagli generalizzati ai progetti didattici che rischiano di abbassare gli standard di qualità dell'offerta formativa.


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