Messaggero Veneto-In 500 al funerale della scuola statale
Ieri sera il lungo corteo nel cuore di Pordenone, dalla piazza del centro studi al municipio, con bandiere rosse listate a lutto e fiaccole In 500 al funerale della scuola statale La singolare prot...
Ieri sera il lungo corteo nel cuore di Pordenone, dalla piazza del centro studi al municipio, con bandiere rosse listate a lutto e fiaccole
In 500 al funerale della scuola statale
La singolare protesta della Cgil contro i tagli dei finanziamenti all'istruzione
Venerdì di penitenza e di lutto per Cgil scuola che piange la morte simbolica dell'istruzione, soffocata dalla logica dei risparmi. Un funerale evento dai grandi numeri: centinaia di epigrafi appese nelle 49 scuole del Pordenonese, 400 torce a vento per il corteo-fiaccolata nel cuore della città fino al Municipio. Una bara (vuota, per carità) portata a spalla da 4 studentesse-becchine (Sara, Chiara, Roberta e Clara) con tanto di bombetta nera, colonna sonora "no-global" con ritmi etnico-balcanici e jazz,decine di lumini accesi davanti al Centro studi e centinaia di docenti, Ata e studenti con fascia nera a lutto stretto.
Regia funebre curata in puro stile gotico per fare l'esorcismo contro le "forbici" dei ministri Tremonti e Moratti che tagliano diritti e futuro per le nuove generazioni. "Una manifestazione simbolica, per denunciare il colpo di grazia che la manovra economica ha assestato alla qualità dell'offerta formativa statale - afferma il segretario di Cgil scuola Carla Franza -. Un modo per dare visibilità alla nostra protesta e coinvolgere anche i cittadini, le famiglie, gli studenti. Qualcuno ci accusa di cattivo gusto? Non vogliamo dissacrare nè offendere, ma crediamo sia di cattivo gusto non assumere iniziative di lotta, altro che codici del "bon-ton". L'occasione è seria: ne va della sopravvivenza del nostro sistema educativo".
Studenti medi pronti a un corteo diverso dal solito: "Siamo qui per fare la nostra parte - spiegano Andrea e Valentino del liceo scientifico "Grigoletti" -, con una meta-protesta, cioè una protesta come meta e che va oltre. Il funerale è una buona idea che rende bene lo stato di degrado in cui la scuola è ridotta dopo la "cura" del governo".
Al fianco degli studenti, i docenti. "Partecipo perchè ci sono i miei studenti del "Flora" - spiega Michele Trotta, insegnante di materie letterarie -. C'è il loro futuro da difendere". A un passo, Sara Piazza giovanissima maestra alla scuola materna di Porcia: "Esprimiamo tutto il nostro dissenso alla riforma Moratti - precisa -, per la svalutazione complessiva che provoca nel sistema-scuola. A Porcia siamo in tante decise e impegnate nella protesta, a partire dall'astensione delle attività aggiuntive". E Mario Giannatiempo del liceo "Leopardi-Majorana" aggiorna sui risultati dell'assemblea interna con le rsu. "Non abbandoniamo l'idea del blocco viaggi di istruzione per lanciare un chiaro segnale di protesta - sintetizza il piano di resistenza - e ogni insegnante sarà libero di decidere a riguardo. In programma c'è anche lo stop alle nuove adozioni dei libri di testo e un giorno di occupazione simbolica dell'istituto in febbraio, con dibattiti, confronti pubblici e incontri con i genitori fino a sera inoltrata".
L'orazione funebre in piazza Municipio è di Natale Sorrentino e le conclusioni politiche sono tracciate dal segretario di Cgil Mauro Cignola. "La sottrazione di 300 milioni di euro alle casse scolastiche pubbliche e il salasso alle voci-spesa dell'istruzione - è il bilancio in perdita davanti al feretro dei cigiellini - ci indignano. Le scuole più ricche sono le paritarie, che godono di benefit e risorse fresche statali. Diciamo no alle logiche di esclusione e all'arretramento della scuola statale: daremo battaglia e saremo a Roma alla manifestazione unitaria di metà febbraio e del 12 aprile".
A Roma con la bara della scuola, che intanto è già stata prenotata da Gorizia per un bis del funerale. (c.b.)
Bandiere rosse listate a lutto e un lungo corteo nel cuore di Pordenone con 500 studenti, docenti e Ata per il funerale della scuola statale organizzato ieri da Cgil. "La scuola è morta, per Tramontite e Morattite acuta dopo i tagli alle risorse della Finanziaria 2003, viva la scuola". Il grido di dolore davanti al feretro è lanciato dai cigiellini e apre gli spazi per la lotta di tutto il pianeta scuola. L'orazione funebre invita alla resistenza e alla protesta che comincia subito, con scioperi e blocco dei viaggi di istruzione negli istituti provinciali.