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Messaggero Veneto-In 500 al funerale della scuola statale

Ieri sera il lungo corteo nel cuore di Pordenone, dalla piazza del centro studi al municipio, con bandiere rosse listate a lutto e fiaccole In 500 al funerale della scuola statale La singolare prot...

25/01/2003
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MessaggeroVeneto

Ieri sera il lungo corteo nel cuore di Pordenone, dalla piazza del centro studi al municipio, con bandiere rosse listate a lutto e fiaccole
In 500 al funerale della scuola statale
La singolare protesta della Cgil contro i tagli dei finanziamenti all'istruzione

Venerdì di penitenza e di lutto per Cgil scuola che piange la morte simbolica dell'istruzione, soffocata dalla logica dei risparmi. Un funerale evento dai grandi numeri: centinaia di epigrafi appese nelle 49 scuole del Pordenonese, 400 torce a vento per il corteo-fiaccolata nel cuore della città fino al Municipio. Una bara (vuota, per carità) portata a spalla da 4 studentesse-becchine (Sara, Chiara, Roberta e Clara) con tanto di bombetta nera, colonna sonora "no-global" con ritmi etnico-balcanici e jazz,decine di lumini accesi davanti al Centro studi e centinaia di docenti, Ata e studenti con fascia nera a lutto stretto.
Regia funebre curata in puro stile gotico per fare l'esorcismo contro le "forbici" dei ministri Tremonti e Moratti che tagliano diritti e futuro per le nuove generazioni. "Una manifestazione simbolica, per denunciare il colpo di grazia che la manovra economica ha assestato alla qualità dell'offerta formativa statale - afferma il segretario di Cgil scuola Carla Franza -. Un modo per dare visibilità alla nostra protesta e coinvolgere anche i cittadini, le famiglie, gli studenti. Qualcuno ci accusa di cattivo gusto? Non vogliamo dissacrare nè offendere, ma crediamo sia di cattivo gusto non assumere iniziative di lotta, altro che codici del "bon-ton". L'occasione è seria: ne va della sopravvivenza del nostro sistema educativo".
Studenti medi pronti a un corteo diverso dal solito: "Siamo qui per fare la nostra parte - spiegano Andrea e Valentino del liceo scientifico "Grigoletti" -, con una meta-protesta, cioè una protesta come meta e che va oltre. Il funerale è una buona idea che rende bene lo stato di degrado in cui la scuola è ridotta dopo la "cura" del governo".
Al fianco degli studenti, i docenti. "Partecipo perchè ci sono i miei studenti del "Flora" - spiega Michele Trotta, insegnante di materie letterarie -. C'è il loro futuro da difendere". A un passo, Sara Piazza giovanissima maestra alla scuola materna di Porcia: "Esprimiamo tutto il nostro dissenso alla riforma Moratti - precisa -, per la svalutazione complessiva che provoca nel sistema-scuola. A Porcia siamo in tante decise e impegnate nella protesta, a partire dall'astensione delle attività aggiuntive". E Mario Giannatiempo del liceo "Leopardi-Majorana" aggiorna sui risultati dell'assemblea interna con le rsu. "Non abbandoniamo l'idea del blocco viaggi di istruzione per lanciare un chiaro segnale di protesta - sintetizza il piano di resistenza - e ogni insegnante sarà libero di decidere a riguardo. In programma c'è anche lo stop alle nuove adozioni dei libri di testo e un giorno di occupazione simbolica dell'istituto in febbraio, con dibattiti, confronti pubblici e incontri con i genitori fino a sera inoltrata".
L'orazione funebre in piazza Municipio è di Natale Sorrentino e le conclusioni politiche sono tracciate dal segretario di Cgil Mauro Cignola. "La sottrazione di 300 milioni di euro alle casse scolastiche pubbliche e il salasso alle voci-spesa dell'istruzione - è il bilancio in perdita davanti al feretro dei cigiellini - ci indignano. Le scuole più ricche sono le paritarie, che godono di benefit e risorse fresche statali. Diciamo no alle logiche di esclusione e all'arretramento della scuola statale: daremo battaglia e saremo a Roma alla manifestazione unitaria di metà febbraio e del 12 aprile".
A Roma con la bara della scuola, che intanto è già stata prenotata da Gorizia per un bis del funerale. (c.b.)


Bandiere rosse listate a lutto e un lungo corteo nel cuore di Pordenone con 500 studenti, docenti e Ata per il funerale della scuola statale organizzato ieri da Cgil. "La scuola è morta, per Tramontite e Morattite acuta dopo i tagli alle risorse della Finanziaria 2003, viva la scuola". Il grido di dolore davanti al feretro è lanciato dai cigiellini e apre gli spazi per la lotta di tutto il pianeta scuola. L'orazione funebre invita alla resistenza e alla protesta che comincia subito, con scioperi e blocco dei viaggi di istruzione negli istituti provinciali.


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