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Messaggero Veneto-Gilda: 24 ore no grazie

Appello sindacale: "Rifiutate le 24 ore d'insegnamento" L'invito è rivolto ai docenti ingolositi dalla possibilità di arrotondare lo stipendio accettando gli esuberi d'orario Se amare il prop...

20/08/2002
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MessaggeroVeneto

Appello sindacale: "Rifiutate le 24 ore d'insegnamento"
L'invito è rivolto ai docenti ingolositi dalla possibilità di arrotondare lo stipendio accettando gli esuberi d'orario

Se amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità, allora i docenti precari della scuola l'hanno raggiunta, pronti come sono a tutto pur di difendere il posto in cattedra all'avvio delle lezioni di settembre. L'ultima iniziativa di mezza estate arriva dall'associazione professionale docente Gilda, con la campagna di sensibilizzazione '24 ore? No grazie!' che vuole scongiurare guerre intestine tra chi sta in cattedra nella bambagia del ruolo e chi è precario, punto dalle spine dell'incertezza supplenze.
"Per la difesa della solidarietà tra docenti precari e di ruolo, per la qualità della scuola e gli equilibri interni in ogni istituto '#8212; spiegano il progetto i precari filo gildiani '#8212; vogliamo invitare i colleghi già assunti a tempo indeterminato a rifiutare un orario cattedra eccedente le 18 ore settimanali fino a un massimo di 24 ore, come è permesso e previsto dalla finanziaria 2002 che sottrae gli spezzoni-cattedra al precariato storico". I dirigenti provinciali dovranno offrire infatti a settembre tutti gli spezzoni-orario fino a 6 ore di insegnamento in qualsiasi classe disciplinare, ai docenti di ruolo e magari con la voglia di arrotondare il salario allungando il servizio in cattedra fino a un massimo di 24 ore settimanali di lezione. Se nessuno dei titolari di cattedra accetterà prima dell'avvio delle lezioni, allora quell'incarico andrà a supplenza e darà ossigeno al mercato occupazionale dei precari.
"L'iniziativa '24 ore? No grazie!' intende essere l'occasione per superare gli steccati ideologico-sindacali '#8212; precisano i docenti di Gilda '#8212; e creare un'aggregazione su questioni concrete, che i precari vivono sulla propria pelle. Dire sì alle 6 ore eccedenti le 18 di cattedra per un docente di ruolo significa aggiungere 300 euro in busta paga, per un precario perdere il lavoro". Difficile indovinare il potenziale di successo dell'appello: in provincia di Pordenone diversi insegnanti di ruolo di materie letterarie e scientifiche delle superiori hanno già palesato nero su bianco la loro disponibilità all'extra al capo di istituto. Allora, addio spezzoni per 'ricucire' cattedre nelle supplenze e lotte tra 'poveri di serie A e di serie B' all'orizzonte?
"Dispiace per i colleghi supplenti '#8212; spiega un docente la propria scelta di accettare gli esuberi orari '#8212;, perché precari lo siamo stati tutti e la gavetta è un ricordo vivo. Ma come dire no all'occasione di arrotondare il magro stipendio, quando si tiene famiglia?".
C.B.


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