Messaggero Veneto-Già proclamati i primi due scioperi

Già proclamati i primi due scioperi:il 14 ottobre (Gilda) e il 18 (Cgil) In principio le assemblee nelle scuole provinciali; poi, lo sciopero: il 18 ottobre, giornata di lotta proclamata dalla Cgil anche per la scuola. L'autunno 'caldo' è soltanto all'inizio. "La lotta comincia '#8212; è soddisfatto della decisione il sindacalista cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. Problemi seri soffocano la scuola: per il contratto non ci sono segnali positivi, sulle immissioni in ruolo nemmeno una certezza, si preannunciano tagli alle risorse per l'agenzia educativa statale nella finanziaria 2003 e scioperare è un dovere. Continueremo, anche dopo il 18 ottobre, a proporre iniziative in difesa della sopravvivenza della scuola statale".Dal 26 settembre fino al 16 ottobre, assemblee non stop nelle scuole del Pordenonese, più l'appuntamento con i comparti del precariato Ata e docente il 3 e 4 ottobre, all'auditorium del liceo Grigoletti di Pordenone, dopo le 17. Intanto, si raccolgono firme contro la legge delega sulla riforma dei cicli firmata Bertagna-Moratti. "A sostegno dell'impegno intransigente per la scuola della repubblica '#8212; continua Dall'Agnese '#8212; consegneremo 200 mila firme al Senato contro la legge delega e organizzeremo picchetti di protesta a Roma durante il dibattito nelle aule del Parlamento. Invitiamo alla lotta dal 18 ottobre tutto il mondo provinciale della scuola per lanciare un segnale forte e rivendicare una politica di investimenti e sostegni necessari all'istruzione e ai suoi lavoratori".In anticipo di 4 giorni, lo sciopero di Gilda proclamato il 14 ottobre aprirà la controffensiva dei docenti sul fronte dei contratti europei: il rinnovo del patto di lavoro è il cavallo di battaglia di tutte le bandiere sindacali e la categoria soffre di una povertà aggiunta dal caro euro e per i salari bloccati da circa un anno. "Chiediamo l'immediata emanazione dell'atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2002-2005 '#8212; specifica il segretario provinciale di Cisl scuola Marisa Susanna '#8212; e un incontro urgente con il ministro Moratti per discutere la ricaduta della finanziaria 2003 sulla scuola e del piano pluriennale di investimenti promesso dal governo Berlusconi. I lavoratori del pianeta educativo vivono un forte stato di disagio: contratto scaduto, incertezza sulla politica degli organici e mancata emanazione del decreto sulle immissioni in ruolo rendono difficile la serenità professionale. Servono risposte urgenti; altrimenti, potrebbero scattare anche per noi le procedure previste per le azioni di protesta".C.B.