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Messaggero-Pesaro-La scuola è finita, i problemi devono cominciare

PRESIDI PREOCCUPATI PER LE NOVITA' DEL PROSSIMO ANNO La scuola è finita, i problemi devono cominciare di MARCO DELLA FORNACE L'anno scolatico è terminato e in attesa dell'i...

07/06/2004
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Il Messaggero

PRESIDI PREOCCUPATI PER LE NOVITA' DEL PROSSIMO ANNO
La scuola è finita, i problemi devono cominciare
di MARCO DELLA FORNACE

L'anno scolatico è terminato e in attesa dell'inizio degli esami (9 giugno per le elementari, 15 per le medie e 16 per le superiori) è tempo di bilanci. E' tempo di grandi cambiamenti nella scuola italiana ma le prospettive non sono ancora chiare. "Per quanto riguarda questo anno scolastico - commenta il preside del liceo scientifico "Marconi", Gustavo Ferretti - tutto è filato liscio e in un clima di grande serenità. Mi riferisco però alle relazioni sociali: è migliorato ad esempio l'atteggiamento degli studenti nei confronti degli insegnanti, si è creata un'ottima rete di collaborazione tra i docenti, gli studenti, le famiglie e il territorio. I problemi riguardano invece una logica del risparmio sempre più evidente, la riduzione dell'organico e tutta una serie di altri aspetti che non fanno che minare l'autonomia dei singoli istituti". Come spesso accade, però, è dalle difficoltà che si trova l'energia necessaria per andare avanti. "La scuola - prosegue Ferretti - per fortuna è ancora un settore sociale che funziona meglio di altri. In essa, anche in un periodo di vacche magre come questo, c'è un capitale umano vitale e positivo. Ed è da questa tensione che la scuola ha imparato a sopravvivere". Sulla stessa linea di pensiero il preside dell'Istituto tecnico agrario "Cecchi", Dante Cecchini: "La mia scuola sta attraversando un ottimo momento e la crescita vertiginosa delle iscrizioni lo testimonia. Nel 2004-2005 avremo 450 iscritti contro i 370 di quest'anno, che erano molti di più di quelli dell'anno prima. Non posso che essere soddisfatto di questo, ciò che è nebbioso è il futuro e ciò che scaturirà dalla Riforma scolastica".
Nelle scuole materne, elementari e medie le cose non vanno tanto meglio. "Per quanto riguarda i rapporti umani e i risultati sono molto contenta - dice la preside dell'Istituto comprensivo "Galilei", Rosanna Marchionni - ed è cresciuto il confronto con le famiglie e la realtà territoriale. Qualche problema sorgerà dalla Riforma Moratti. I finanziamenti sono sempre più scarsi, nelle medie ci saranno tagli d'organico e riduzione delle ore per alcune materie, come ad esempio inglese e tecnica e questi sono solo alcuni degli effetti previsti".


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