Mess.Veneto-Lavoro, quasi 300 vertenze avviate dal personale Ata

Lavoro, quasi 300 vertenze avviate dal personale Ata
In gioco l'inquadramento dell'anzianità

Personale Ata della scuola col fiato sospeso: 264 ausiliari, 15 assistenti amministrativi e una decina di tecnici provinciali transitati tre anni fa dagli enti locali nelle fila dello Stato aspettano la sentenza del giudice del lavoro di Pordenone sulla vertenza carriera. In ballo, l'inquadramento dell'anzianità di servizio pre-2000, che per tanti significa 100 euro nel salario mensile finora visti con il binocolo. Carriera negata uguale stipendio congelato, fino alla sentenza che potrebbe rimettere in tasca arretrati e interessi maturati a molti zeri.
"Sono 130 le vertenze-pilota che abbiamo presentato al giudice del lavoro di Pordenone aggiorna Gianfranco Dall'Agnese . Siamo in attesa del pronunciamento che speriamo a breve, per rimettere questi lavoratori al passo con le remunerazioni degli altri Ata provinciali. La diversità dello stipendio è ormai inaccettabile. Alcuni di questi transitati sono già pensionati e soffrono di un trattamento previdenziale ridotto rispetto alle legittime attese. Il diritto di ricostruzione della carriera è stato finora negato dal ministero, ma in tante città italiane le sentenze dei giudici sono a favore dell'inquadramento dell'anzianità di servizio maturata prima dell'accesso nello Stato".
La pregressa anzianità andrà riconosciuta e sommata con la rivalutazione monetaria, arretrati interessi annuali secondo indici Istat, e, non ultimo, spese processuali. Milioni di euro, prevedono gli esperti, tenendo presente la sentenza della Corte Costituzionale, che dà diritto alla riscossione degli interessi maturati dopo i primi 30 giorni di insolvenza e alla copertura delle spese legati a carico della parte inadempiente al pagamento.
"Pari lavoro, pari stipendio e uguale dignità professionale ribadisce il sindacalista Dall'Agnese . Siamo fiduciosi in una vittoria del diritto dei lavoratori anche nel foro di Pordenone". (c.b.)