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Mess.Veneto-La Cgil: gli insegnanti di religione guadagnano più di quelli statali

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09/02/2006
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MessaggeroVeneto

La Cgil: gli insegnanti di religione guadagnano più di quelli statali


Busta paga "benedetta" per gli insegnanti di religione cattolica neo-assunti in ruolo e da "quaresima" quella di un centinaio di colleghi, arruolati l'estate scorsa su cattedre laiche. Il decreto legge 250 fa la differenza, a scuola e nel portafoglio, con la penitenza incorporata nel salario.
"Figli di un Dio minore - si chiedono i sindacalisti cigiellini Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese -, tutti i docenti delle altre discipline? Per una trentina di irc provinciali scatta la valutazione piena di ogni anno di servizio pre-ruolo, ai fini economici e pensionistici di ricostruzione della carriera. L'inquadramento salariale per gli altri colleghi, invece, valuta soltanto 4 anni pieni e il resto del servizio a 2 terzi del totale. Quindi, meno euro nello stipendio, nella buonuscita e per la pensione futura. Rivendichiamo pari opportunità in euro, per gli ex-precari che non insegnano religione".
Stessi anni di servizio e stipendi diversi: tra Chiesa e Stato, la differenza c'è. Per tutti, un salario standard da "travet" della cattedra che sbarca il lunario con le acrobazie: mille 150 euro ogni 30 giorni per i neo-assunti. Dopo 3 anni, il primo scatto di carriera che risolve il problema di un pieno di benzina in più. A fine carriera, per le nuove leve una pensione decurtata al 50% rispetto all'ultimo salario che, in moneta corrente, sfiorerà i mille 800 euro dopo 35 anni di aula.
"Chiediamo al prossimo governo - perorano la causa dei precari laici, i cigiellini - pari opportunità per i nuovi assunti in ruolo e scatti di anzianità per i precari, come capita agli insegnanti di religione cattolica dopo 3 anni di supplenze. Rifiutiamo la situazione creatasi: stesso posto di lavoro e trattamenti stipendiali diversi, roba da Medioevo barbarico".
Se ne riparla al tavolo negoziale del nuovo contratto 2006-2009 e, intanto, sono confermati 20 mila posti per le assunzioni in ruolo nella prossima estate. In provincia di Pordenone potrebbero arrivare un centinaio di cattedre laiche e una trentina per irc. (c.b.)


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