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Mess.veneto-Docenti, il sindacato torna alla carica sui nuovi salari

Docenti, il sindacato torna alla carica sui nuovi salari La Cgil, forte dei numeri dello sciopero di lunedì scorso, invoca stipendi di livello europeo per arginare il carovita Riprende quota l...

19/04/2002
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MessaggeroVeneto

Docenti, il sindacato torna alla carica sui nuovi salari
La Cgil, forte dei numeri dello sciopero di lunedì scorso, invoca stipendi di livello europeo per arginare il carovita

Riprende quota la protesta dei sindacalisti di Cgil scuola contro il piano di riforma della scuola targato Moratti sulla scia del consenso ottenuto dallo sciopero di lunedì scorso nel settore istruzione e anche della clamorosa bocciatura al progetto di riforma espresso dal consiglio nazionale, il supremo organo collegiale del ministero dell'istruzione.
"Continueremo la battaglia per bloccare la riforma '#8212; ribadisce il bollettino di guerra del cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212; Il ministro Moratti non potrà fare a meno di considerare lo schiaffo morale che il mondo dell'istruzione libero e democratico ha simbolicamente assestato alla 'sua' scuola: le adesioni allo sciopero a livello nazionale superano il 70 per cento e il parere del consiglio nazionale della pubblica istruzione ha sonoramente bocciato, con maggioranza schiacciante, il disegno di riforma dei cicli. Emerge la volontà della base dell'agenzia educativa statale di essere coinvolta nei progetti di riforma e di considerare il dibattito parlamentare necessario per ridisegnare l'identikit dei percorsi formativi della scuola dell'obbligo e non. Difendendo la scuola pubblica, pluralista, democratica e senza corsie di serie A e di serie B, come invece mette in campo la riforma Moratti, vogliamo riaffermare i diritti all'istruzione delle nuove generazioni, dei nostri figli".
Diritti che vanno difesi anche in modo trasversale, per esempio con il recupero del potere di acquisto dei salari delle famiglie e, in particolare, degli insegnanti. Il nuovo contratto è in 'zona Cesarini' e le rivendicazioni di Cgil scuola si stanno concretizzando in un'ipotesi di piattaforma capace di ridare dignità alle buste paga di chi sta in cattedra, ormai erose all'osso dall'inflazione e dalle tasse.
"Chiederemo salari europei per i docenti al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro '#8212; promette Dall'Agnese '#8212; Le tasse stanno impoverendo i salari (per esempio, la nostra Regione ha aumentato le trattenute sul salario medio di 1.500 euro mensili '#8211; circa 3 milioni di vecchie lire '#8211; portandole da 165 mila a 300 mila lire, da trasformare in euro). L'aumento dei prezzi dei beni di consumo fa il resto. Dirigenti, parlamentari e assessori degli enti locali hanno ottenuto, invece, aumenti pari al raddoppio degli stipendi, mentre nella scuola avanza la sofferenza dei dipendenti, stritolati da un carovita senza precedenti, perché si impennano i conti in rosso con bollette, affitti e benzina, ma rimane al palo lo stipendio di fine mese".
C.B.


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