Mess.Veneto-CGIL contro l'associazione presidi

contro l'associazione presidi
"Non condividiamo il pressing sulla Regione per la nuova legge quadro"

"Non condividiamo il pressing dell'Associazione provinciale dirigenti scolastici (presieduta da Sergio Chiarotto, ndr) sulla neoamministrazione regionale del Friuli per mettere in porto in fretta una legge quadro sulla scuola. Bruciare le tappe significa arrendersi agli scenari della riforma: meglio una soluzione transitoria per l'annata 2003-2004".
Fretta cattiva consigliera? Per i vertici di Cgil scuola Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese meglio avanti adagio, magari con un intervento tampone utile a sanare la cancellazione dell'obbligo scolastico di un anno di superiori per i ragazzi di 14 anni.
"Il pericolo è la frammentazione degli interventi e una legge quadro abborracciata vorrebbe dire una presa d'atto della controriforma Moratti - sottolineano i cigiellini -. È importante che la Regione monitori le proposte degli enti di formazione professionale, valuti il prodotto degli interventi prima di finanziare con risorse pubbliche i corsi attivati o progettati. Ci preoccupa anche l'ipotesi dell'utilizzo dei docenti statali negli enti di formazione professionale e le mille proposte risolutive che potrebbero creare in Italia 20 scuole per 20 regioni diverse".
Cgil scuola chiede alla Regione di esprimere una posizione sulla riforma Moratti, tamponare la dispersione scolastica per l'anno scolastico 2003-2004 con un'offerta formativa di qualità e aprire un tavolo allargato di confronto sul futuro del pianeta istruzione.
"Tanti ragazzi sono espulsi dal binario della scuola dopo ripetute bocciature - concludono i sindacalisti -. La scuola, gli enti, le forze politiche devono ripensare il fenomeno dispersione (in Friuli al picco del 30 %) e riprogettare un'offerta di qualità. Senza fretta".