Lombardia. Scuola, dal ministro arriva il sì a 200 nuovi professori
Profumo: "Chiederò un mese di anticipo al Consiglio di Stato, che si deve pronunciare il 20 novembre sul concorso per i presidi". Nel frattempo arriveranno gli altri insegnanti
Tiziana De Giorgio
200 insegnanti in soccorso delle scuole senza preside arriveranno. Il Ministero esce dal silenzio sul concorso per presidi annullato a causa delle buste trasparenti, che dalla fine di agosto ha gettato nel caos gli istituti scolastici lombardi. Durante la Festa democratica della provincia di Lecco, Monza e Brianza, a Osnago, il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha incontrato una delegazione degli aspiranti dirigenti scolastici risultati idonei al concorso cancellato.
Dopo l’appello bipartisan del Consiglio regionale e del mondo della scuola al completo, ha indicato possibili soluzioni per uscire dal pantano nel quale sono finiti gli istituti dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato, che ha portato più di mille scuole a iniziare l’anno con un preside a mezzo servizio, cento solo a Milano. «Avete ragione, bisogna risolvere la situazione», ha detto a chi chiedeva conto di mesi di studio e sacrifici buttati al vento. «Un intervento potrebbe essere una norma confermativa o non confermativa rispetto alla graduatoria», ha spiegato. Vale a dire: un provvedimento che - se il Consiglio di Stato dovesse confermare la decisione anche nella sentenza di merito, al momento fissata per il 20 novembre - consenta di confermare l’idoneità con una prova orale.
«La seconda mossa sarà chiedere un anticipo di un mese
al Consiglio di Stato», ha detto Profumo. Verrebbe accolta, cioè, la richiesta di sindacati, Regione e associazioni di presidi, avanzata all’unisono durante il vertice convocato al Pirellone dall’assessore alla Scuola Valentina Aprea. Infine, la risposta all’appello dell’Ufficio scolastico regionale, che voleva da Roma nuovi insegnanti da inviare nelle scuole guidate da un reggente, per consentire ai vicari di essere esonerati dall’insegnamento e dare una mano a tempo pieno nel mandare avanti agli istituti. «Invieremo un nuovo contingente di 200 docenti», ha spiegato Profumo.
«È stato molto disponibile, abbiamo capito che ha a cuore la questione - ha detto Amanda Ferrari, terza in graduatoria, portavoce del comitato in cui si sono uniti 390 dei 406 idonei - Gli abbiamo consegnato un lettera, continuiamo a chiedere che venga tenuta in conto la meritocrazia in tutta questa vicenda». Ma il pressing sui tempi continua. «Bisogna fare presto - insiste Marco Campione, responsabile per la scuola in Regione del Pd - Entro dicembre dobbiamo sapere quali sono gli atti che il Ministero intende mettere in campo perché il primo settembre 2013 i presidi entrino in servizio, se la sentenza di merito del Consiglio di Stato dovesse dare esito negativo»