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La Sicilia-Tagli alle "cattedre orario"Rischi solo per docenti precari e personale Ata

Tagli alle "cattedre orario" "Rischi solo per docenti precari e personale Ata" La mannaia della legge finanziaria sulla scuola. Tra i tagli previsti c'è anche quello relativo alle cosidette "...

06/11/2002
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La Sicilia

Tagli alle "cattedre orario"
"Rischi solo per docenti precari e personale Ata"

La mannaia della legge finanziaria sulla scuola. Tra i tagli previsti c'è anche quello relativo alle cosidette "cattedre orario esterne", cioè quelle costituite fra più scuole in modo da raggiungere le 18 ore settimanali. Secondo il dirigente del Csa, Raffaele Zanoni, l'art. 22 della legge, già approvato dalla commissione Bilancio della Camera, non danneggerebbe i professori di ruolo con "cattedra orario", semmai, sempre secondo il responsabile dell'ex Provveditorato agli studi, potrebbe verificarsi una diminuzione di cattedre per i docenti precari e per il personale Ata.
Infatti, l'art. 22 prevede che tutte le cattedre dovranno essere ricondotte a 18 ore settimanali, salvaguardando comunque le eventuali situazioni di docenti soprannumerari, qualora dovessero verificarsi. Se, per esempio, in una scuola dovessero esserci 10 docenti di italiano e storia (classe di concorso AO50), che insistono su 10 cattedre composte da un numero di ore inferiore a 18, in questo caso non si attua la norma di riportare tutte le cattedre a 18 ore evitando così il soprannumero. Da ciò si evince che l'applicazione della norma sarà graduale per evitare disagi al personale. Per il personale di ruolo quindi non dovrebbero verificarsi problemi. Viceversa, qualche preoccupazione potrebbero averla i docenti precari, dal momento che una riduzione delle cattedre causerebbe immancabilmente una diminuzione di posti, anche se i docenti precari potrebbero in parte essere riconfermati nei loro posti di lavoro, in quanto con la nuova normativa nessun docente di ruolo potrà essere impegnato nelle supplenze dei colleghi assenti dal momento che, prestando servizio per l'intero orario di cattedra, non potrà essere chiamato a svolgere prestazioni aggiuntive retribuite.
Ovviamente, la scappatoia non garantirebbe tutti i posti di lavoro ai precari. Per esempio, nell'anno scolastico in corso il Csa di Catania ha conferito ai docenti precari circa 3000 posti, che con la Finanziaria verrebbero notevolmente ridotti.
Quindi, niente preoccupazioni per i docenti di ruolo, qualche allarmismo, invece, per precari e personale Ata (amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici).
"Il problema - puntualizza Zanoli - non dovrebbe avere ripercussioni per il personale già di ruolo, considerato che le cattedre orario di solito vengono ricoperte da personale non di ruolo. Tenendo conto altresì del turnover, per cui molti dei docenti di ruolo, eventualmente in servizio su cattedre orario, potrebbero transitare sulle cattedre interne lasciate libere dai docenti che andranno in pensione".
"Ovviamente - rileva Zanoli - discorso diverso per gli aspiranti a supplenze, che rischiano di vedere diminuite le loro possibilità occupazionali".
A proposito di insegnanti precari, il presidente del coordinamento catanese, prof. Domenico Bella, ringrazia, a nome dei supplenti, il dirigente del Csa per avere mantenuto le promesse, cioè la pubblicazione delle cattedre residue e per la disposizione impartita ai dirigenti scolastici di nominare dalle graduatorie di istituto su posti comuni i supplenti sulle cattedre di sostegno, rimaste libere per mancanza di docenti forniti del titolo di studio specifico.
Mario Castro


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