La Sicilia-non piace ai docenti trapanesi la riforma Moratti
Scuola, non piace ai docenti trapanesi la riforma Moratti Non piace granché in provincia ai docenti della scuola dell'obbligo la riforma scolastica che il ministro Moratti intende far decollare ...
Scuola, non piace ai docenti trapanesi la riforma Moratti
Non piace granché in provincia ai docenti della scuola dell'obbligo la riforma scolastica che il ministro Moratti intende far decollare a settembre e che prevede, sotto forma di sperimentazione, l'ingresso scolastico anticipato di bambini che compiono 3 e 6 anni entro il 28 febbraio. L'altra novità riguarda la presenza in I elementare della figura del maestro prevalente e dell'insegnamento dell'inglese e dell'informatica.
In provincia la sperimentazione interesserà solo tre scuole. "Ciò causerà lamentele dei genitori che sono favorevoli all'innovazione prevista dalla riforma '#8211; dice un insegnante di scuola elementare '#8211;. Il numero limitato degli istituti creerà una prima situazione discriminante. Questo è senz'altro grave. Si pensa da un lato a favorire l'ingresso alla scuola materna dei bambini che hanno 2 anni e mezzo e dall'altro si punta al taglio delle sezioni, 50 in meno rispetto allo scorso anno. Oltre al taglio dei posti di lavoro sarà negato a più di mille bambini il diritto di frequentare la scuola dell'infanzia. A meno che non verranno distribuiti in parte presso altre sezioni con altri insegnanti".
"Una situazione deplorevole '#8211; sottolinea la direttrice del I Circolo Anna Maria Campo '#8211; perché tanti bimbi saranno costretti a restare a casa dopo un anno di scuola materna".
Altra nota dolente, l'insegnamento della lingua straniera. "L'iniziativa '#8211; dice il dirigente scolastico Eugenio Ligioi '#8211; fa sorridere: nelle scuole trapanesi il 20 per cento dell'organico dei docenti per la seconda lingua non è ancora coperto".
Giuseppe Bruccoleri