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La Sicilia-La scuola è in subbuglio per i tagli al personale

La scuola è in subbuglio per i tagli al personale Scioperi in vista. I sindacati lanciano l'allarme: "Sono a rischio nella nostra provincia oltre 50 posti di lavoro nelle Elementari" Il ...

14/03/2003
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La Sicilia

La scuola è in subbuglio per i tagli al personale
Scioperi in vista.
I sindacati lanciano l'allarme: "Sono a rischio nella nostra provincia oltre 50 posti di lavoro nelle Elementari"

Il mondo della scuola è in subbuglio. Proteste in piazza, volantinaggio nelle sedi istituzionali più rappresentative e un susseguirsi di riunioni, che si preannunciano infuocate, costituiscono alcune delle azioni di lotta messe in moto dalle organizzazioni sindacali. Questa volta si prevede una grossa partecipazione della base. In piazza, con bandiere e volantini, scenderanno il personale docente e quello non docente che vede a rischio il posto di lavoro. Queste è la prima, importante rivendicazione del mondo della scuola alle strategie dei Governi nazionale e regionale. La sciopero generale è in programma per il 24 marzo, mentre martedì prossimo i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Snals terranno una conferenza stampa di presentazione delle rivendicazioni che si possono raggruppare in tre grandi linee d'indirizzo.

TAGLI AL PERSONALE
"C'è il rischio concreto di oltre quaranta insegnanti di scuola elementare perdano il posto di lavoro - dice il responsabile provinciale della Cgil Scuola, Carmelo Patti -. Un fatto grave che nelle prossime settimane cercheremo di risolvere, così da far rientrare il taglio che rende ancora più drammatica la situazione occupazionale agrigentina. E il problema riguarda non solo le cattedre delle elementari, ma delle scuole di ogni ordine e grado. Il calcolo fatto sulla base dell'orientamento ministeriale è di circa 12.000 posti di lavoro a rischio in Italia. In Sicilia le persone coinvolte sono circa 1.500. Solo 1.288 sono rappresentati dal personale docente di tutti gli istituti, mentre altre 335 unità riguardano il personale Ata".
C'è una piccola discordanza di cifre tra i sindacati, forse anche per le stime che si susseguono nelle ultime ore. Emanuele Arcadipane, responsabile d'area della Uil: "Il taglio si attesta sui 60 posti alla scuola elementare, ma a questo deve aggiungersi il calcolo non ancora ultimato sulle scuole medie di primo e di secondo grado. Le disposizioni governative prevedono una riduzione della percentuale del personale di mobilità per cui ci potrebbero essere solo 37 insegnanti per coprire le esigenze di 73 istituti presenti nella nostra provincia.

CONTRATTO
Altra base forte di contrasto tra Governo e sindacati è il contratto collettivo nazionale di lavoro. "Siamo in fase di stallo - dice Carmelo Patti -. Questo genera incertezza nel mondo della scuola. A questo si aggiunge la mancata immissione in ruolo dei precari. Nel quadro della scuola dell'autonomia, si rischia che degli interventi legislativi annullino il processo compiuto dal '95 ad oggi, disattendendo le forme di concertazione. L'impressione è che si voglia lavorare in favore delle scuole private, perché non si riconosce il ruolo svolto dalle scuole pubbliche nel nostro Paese".

RIFORMA MORATTI E ISCRIZIONI
Il Senato questa mattina ha dato il via libera all'approvazione della Riforma scolastica voluta dal ministro Moratti. I sindacato contestano le scelte economiche compiute, in termini di investimenti e di risorse umane che verrebbero tagliate col tempo nella scuola pubblica. Uno dei nodi cruciali della Riforma è l'apertura (entro questo mese) dei termini di iscrizione alle Materne e alle Elementari, rispettivamente per i bambini di 2 anni e mezzo e di 5 anni e mezzo. I sindacati, a fronte degli tagli compiuti, si chiedono in che maniera si potrà far fronte ad un aumento del numero delle classi. "Dove li andiamo a mettere?", sottolinea la Cgil.

SCIOPERI
Martedì nella conferenza stampa, che si terrà nell'aula consiliare della Provincia, saranno rese note tutte le iniziative. L'incontro sarà preceduto, lunedì, dal volantinaggio della Uil all'ingresso del Csa e della Prefettura, mentre lo sciopero generale è per il 24 marzo.
Fabio Salemi


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