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La Sicilia-Cgil Scuola "Troppi tagli al diritto allo studio"

Cgil Scuola "Troppi tagli al diritto allo studio" Il segretario provinciale della Cgil scuola, Roberto Alosi, getta l'ombra del dubbio sui tagli praticati nel sistema scolastico che, olt...

14/04/2003
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La Sicilia

Cgil Scuola "Troppi tagli al diritto allo studio"

Il segretario provinciale della Cgil scuola, Roberto Alosi, getta l'ombra del dubbio sui tagli praticati nel sistema scolastico che, oltre a mettere a rischio i livelli occupazionali, insidiano il diritto allo studio. I tagli operati complessivamente nel "pianeta" scuola, si legge nel documento redatto da Roberto Alosi, ammontano ormai a 213.
Le scuole superiori hanno subito infatti una decurtazione di 137 docenti, quelle medie di "soli" 21, mentre nelle elementari il corpo docente è stato assottigliato di 55 unità.
Per il prossimo anno scolastico - scrive Roberto Alosi - l'elevato numero di tagli supererà il tetto massimo di 131 unità statuito dal ministero.
Una situazione che Roberto Alosi giudica inquietante e scaturita dall'eccesso di "zelo" di buona parte dei dirigenti scolastici e dei funzionari amministrativi preposti.
Una situazione dubbia, in cui va ad insinuarsi il sospetto di una gestione troppo improntata al "risparmio". A farne le spese sono sicuramente i docenti ma anche l'assetto scolastico siracusano, nell'ambito del quale aleatorio diventa il diritto allo studio.
Una situazione che andrà a ripercuotersi anche sulla composizione delle classi, il cui sovraffollamento appare certo.
Il segretario generale della Cgil scuola ipotizza un numero massimo di trentacinque alunni, anche all'interno di classi comprensive di alunni disabili. Invece, continua Roberto Alosi, su alcuni indirizzi di scuola secondaria superiore, le cui monosezioni sono disseminate in alcune zone periferiche della provincia aleggia lo spettro della chiusura. Una "cessazione" che metterebbe la parola fine all'istruzione dei ragazzi residenti nelle zone periferiche, accentuando la desertificazione delle stesse.
Tale piano di "ridimensionamento", secondo il segretario generale della Cgil scuola, si traduce in una riduzione dell'offerta formativa della scuola elementare. Infine nella scuola media inferiore viene cancellata qualsiasi opportunità di flessibilità dell'offertà formativa impedendo anche il prolungamento dell'orario scolastico.
Dichiarazioni infuocate quelle di Roberto Alosi rese dopo la mobilitazione che, indetta da Cgil, Uds, Arci e Legambiente, ha registrato la partecipazione, giovedì scorso, in Piazza San Giovanni, di studenti ed anche il "sostegno" di altre categorie quali pensionati e lavoratori.
Lucia Corsale


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