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La Nazione-Umbria-Il corteo dei prof arrabbiati

Il corteo dei prof arrabbiati PERUGIA '#8212; Cgil, Cisl, Uil e Snals insieme per "salvare la scuola pubblica, per garantire i livelli occupazionali degli organici, e per ridare dignità ad un s...

21/03/2003
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La Nazione

Il corteo dei prof arrabbiati

PERUGIA '#8212; Cgil, Cisl, Uil e Snals insieme per "salvare la scuola pubblica, per garantire i livelli occupazionali degli organici, e per ridare dignità ad un servizio pubblico impoverito dalla mancanza di risorse e di politiche di supporto". Sono questi i punti sui quali si incardina lo sciopero generale di tutto il personale della scuola, fissato per il 24 marzo. La mobilitazione prenderà l'avvio dal parcheggio del Bove, ore 10,30, per culminare poi in Corso Vannucci.
Ieri, i quattro sindacati, dopo una serie di assemblee no- stop con gli insegnanti e il personale scolastico, hanno illustrato i motivi dello sciopero e i nodi da sciogliere per i problemi di casa nostra. Tema forte della mobilitazione il rinnovo contrattuale dei lavoratori della scuola. "Chiediamo la salvaguardia dell'occupazione e la riduzione del precariato mediante le immissioni in ruolo in tutti i posti vacanti '#8212; spiega a nome dei colleghi, Nerina Ponti (Cisl) '#8212;. Questo per garantire il funzionamento corretto della scuola pubblica e fornire un servizio di qualità agli studenti e alle famiglie".
Dazi pesanti da pagare anche in Umbria, dove la perdita dei 109 posti soltanto alle superiori, mette in ansia i sindacati. Ma c'è anche lo spettro della desertificazione di molti territori, come hanno fatto notare Maurizio Maio dello Snals e Patrizia Venturini della Cgil, dovuto alla mancata autorizzazione delle prime classi di diversi Itis e Itc sparsi su quasi tutta la provincia. In molti Istituti, infatti, non sarebbe stato raggiunto il parametro dei 20 studenti fissato dal ministero, e così tante classi sono andate in fumo. Insomma la scuola pubblica sta perdendo pezzi. "Stiamo assistendo al suo smantellamento '#8212; dice Giuliana Renelli (Cgil) '#8212; culminato con la mancata immissione in ruolo degli organici. Non c'è la volontà di sistemare il precariato, anzi si sta facendo di tutto per ridurre ulteriormente il personale". I tagli ministeriali, difatti, non risparmiano nemmeno gli insegnanti di sostegno. La denuncia arriva dalla Uil con Bruno Montesi, che torna anche sulla riduzione del personale Ata e su quello degli organici docenti.

di Silvia Angelici


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