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Gazzettino-Pordenone-i diritti sindacali dei lavoratori nelle scuole materne private

Incontriamo resistenze e difficoltà ... "Incontriamo resistenze e difficoltà quando cerchiamo di applicare i diritti sindacali dei lavoratori nelle scuole materne private della nostra provin...

07/11/2002
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Il Gazzettino

Incontriamo resistenze e difficoltà ...
"Incontriamo resistenze e difficoltà quando cerchiamo di applicare i diritti sindacali dei lavoratori nelle scuole materne private della nostra provincia". Gianfranco Dall'Agnese della segreteria provinciale Cgil Scuola non fa segreto dei problemi che incontra sul cammino delle relazioni sindacali nel comparto delle paritarie; senza però fare alcun nome.
Sono circa 44 le scuole paritarie per l'infanzia del Pordenonese, aderenti alla Federazione italiana scuole materne (Fism), in molti casi gestite da religiosi, tutte sovvenzionate dallo Stato. "Non esiste molta collaborazione - precisa Dall'Agnese - soprattutto per indire le assemblee sindacali durante l'orario scolastico, come stabilisce la normativa del Contratto collettivo di lavoro, che riconosce un diritto di 10 ore l'anno. Spesso registriamo stupore e ritrosia, altre volte persino resistenze pratiche, perché le direzioni non vogliono mettere a disposizione le aule, non ci consentono di inviare i fax informativi e altro ancora".

In altre parole, secondo la Cgil Scuola, l'applicazione di tutti i diritti sindacali viene messa a dura prova. "Finché le assemblee si facevano fuori orario, come è sempre successo finora, tutto andava bene, adesso che intendiamo far valere i diritti dei lavoratori, le cose si complicano. Non per questo desisteremo dal nostro impegno, che consiste essenzialmente nella tutela del personale della scuola, pubblica e privata, quella confessionale inclusa".

È un quadro con molti punti neri quello tracciato finora, aggravato dal fatto che molte volte i docenti risultano iscritti ai sindacati, ma senza alcuna delega, evitando così il prelevamento diretto in busta paga, per non far conoscere la propria scelta alle direzioni scolastiche. "La nostra priorità - conclude dall'Agnese - è garantire i diritti sindacali e la funzionalità degli istituti scolastici. Probabilmente abbiamo avanzato richieste che mai prima d'ora erano state formulate".

Ma le materne sostengono di avere le carte in regola. Ne abbiamo sentite due a campione. Spiega suor Lia Ragagnin, direttrice delle materne "Sacro Cuore" e "Suore Elisabettine" (Vendramini) di Pordenone: "Non le abbiamo mai fatte in orario di scuola, perché non ci è mai stato chiesto dai dipendenti. In questo modo il personale può farle quando preferisce. E poi non tutti aderiscono alla Cgil". Criptata la risposta della direttrice della Lozer: "Ah, se dicono queste cose non rispondo". E chiude il telefono, senza nemmeno svelare il suo nome.

Alessandra Betto


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