Gazzetta del MEzzogiorno-Bari-I docenti: "Mobilitazione contro la riforma Moratti"

UNIVERSITÀ Un documento del consigliere Viola

I docenti: "Mobilitazione contro la riforma Moratti"

In un documento diffuso dal consigliere d'amministrazione dell'Università, Domenico Viola, si sottolinea che "Si sta discutendo in Senato del ddl sulla riforma dello stato giuridico della docenza universitaria e il massimo stato di agitazione e una giornata nazionale di protesta sono stati annunciati da Cgil, Cisl e Uil in vista di una rapida approvazione al Senato del ddl. È iniziato, infatti, il 22 giugno l'iter del ddl a Palazzo Madama". Proprio sull'iter, ieri si sono svolte le le audizioni. La discussione generale è stata avviata nella serata di ieri. Secondo il documento diffuso "Il giudizio, da parte sindacale, sul testo licenziato il 15 giugno dalla Camera è totalmente negativo. È ricomparsa nel ddl la messa ad esaurimento dei ricercatori, mentre della terza fascia non si parla più. Sono state poi inserite - spiega Viola - norme sulle procedure concorsuali della docenza (potrà accedere ai concorsi solo chi è in possesso dell'idoneità nazionale) e in particolare sulla formazione delle commissioni i cui membri saranno sorteggiati da un elenco nazionale". Qual è la posizione espressa dai sindacati? "Abbiamo manifestato per mesi insieme con tutte le componenti della comunità accademica la nostra completa contrarietà al progetto di riforma - afferma il segretario generale aggiunto della Federazione Cisl Università, Gaetano Dammacco - perché introduce la precarizzazione dell'attività di ricerca ed elementi di destrutturazione dell'università stessa". Non solo: il segretario generale aggiunto Cisl Università, Gaetano Dammacco, lancia una accusa alla riforma della docenza e nello stesso tempo al governo sottolineando che "L'approvazione del disegno di legge costituisce la chiara dimostrazione della volontà del Governo: quella di demolire il sistema universitario pubblico, mortificando le aspettative di miglioramento e di riforma che tutto il mondo accademico, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria avevano da diverso tempo richiesto".

29/06/2005