Emilianet-Presentato il volume che documenta l'esperienza reggiana per promuovere il successo scolastico

Presentato il volume che documenta l'esperienza reggiana per promuovere il successo scolastico
Leoni: ''Un progetto strategico, che ora coinvolge l'intero Assessorato''

REGGIO EMILIA (29 nov. 2003) - Milena, Gaia, Fabrizio, Matteo, Davide. Dietro ad ognuno di questi nomi si celano storie di adolescenti che hanno felicemente superato momenti difficili del loro percorso scolastico, che hanno acquistato fiducia in se stessi e nelle loro attitudini, che hanno evitato di perdersi per strada, passando da una scuola ad un'altra, più confacente alle loro intelligenze e capacità. I loro percorsi sono citati, come casi emblematici, nel volume "Non uno di meno. Riorientare per promuovere il successo formativo". Il libro, a cura delle docenti Cristina Bonacini, Brunetta Partisotti e Flavia Rossi ed edito da Franco Angeli, documenta l'esperienza, sostenuta dalla Provincia di Reggio Emilia e condotta dal '98 al 2003 da un gruppo di docenti di scuola superiore e da una rete di scuole ("Scaruffi", "Don Jodi", "Motti", "Moro" e "Canossa") per aiutare i ragazzi a realizzare le loro capacità ed intelligenze, attraverso le cosiddette "passerelle". Il volume è stato presentato venerdì pomeriggio nell'Aula Magna dell'Università, colma di docenti, rappresentanti delle istituzioni scolastiche, studenti, genitori. Nel corso dell'incontro promosso dalla Provincia, Cristina Bonacini coordinatrice del gruppo di riorientamento ha spiegato come è stato possibile vincere l'importante scommessa educativa. "Il gruppo di docenti ha detto ha impostato il lavoro secondo due criteri: quello della leadership condivisa e diffusa e quello della progettazione partecipata. Non è facile trovare dentro la scuola gruppi di lavoro che resistono ed anzi si allargano a cerchi concentrici. Ma qui è stato possibile, grazie soprattutto alla Provincia di Reggio Emilia, che ci ha sostenuto, promosso e finanziato".
"Abbiamo condiviso le finalità del progetto ha spiegato l'assessore provinciale al Sapere e Lavoro Raffaele Leoni, moderatore dell'incontro - proprio perché convergevano esplicitamente con le nostre strategie. Ma anche perché consideriamo fondamentale sostenere, non solo a parole, l'autonomia scolastica, come occasione per valorizzare la progettualità e la partecipazione attiva all'elaborazione delle politiche formative, e promuovere la costituzione di reti di scuole. Per noi è talmente strategico questo progetto che oggi, in esso, è impegnato l'intero assessorato".
Oltre a Juna Sassi, assessore alla Cultura del Comune di Reggio, Vincenzo Aiello, dirigente del C.S.A. di Reggio Emilia, ha partecipato all'incontro anche l'assessore regionale alla Scuola, Formazione, Lavoro, Mariangela Bastico che ha posto l'accento sulla sintonia tra l'esperienza reggiana e gli obiettivi della recente legge regionale, il cui motto è proprio "Non uno di meno". "E' questo il nostro obiettivo - ha detto anche se la Riforma Moratti e una serie di atti ci consegnano una scuola con finalità diverse ed opposte. In Italia l'abbandono scolastico è altissimo: 30%, in Emilia Romagna siamo al 10%, inferiore, ma ancora troppo alto: 10mila ragazzi di cui non sappiamo nulla. L'esperienza reggiana però ci dimostra che il "Non uno di meno" è possibile e non attraverso leggi e riforme, ma strumenti, modalità didattiche innovative, progettualità, supporti, autonomia scolastica".