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SCUOLA/ PANINI (CGIL): CONTRO I FANNULLONI LE NORME GIA' ESISTONO

Da Brunetta tentativo omologazione di chi lavora con impegno

14/05/2008
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APCOM
Roma, 13 mag. (Apcom) - Sembra inasprirsi sin dall'inizio il rapporto tra i sindacati e il ministro dell'Innovazione e della Funzione Pubblica, Renato Brunetta: oggi il segretario della Flc-Cgil, Enrico Panini, ha speso forti critiche per la volontà espressa ieri al Forum Pa 2008 dal neo-ministro di licenziare i fannulloni e ridurre al minimo "nel giro di un anno e mezzo o due l'uso della carta nella Pubblica amministrazione".

Nemmeno il sindacalista pensava in un esordio così burrascoso tra le due parti. "Avremmo voluto ascoltare dal ministro della Funzione Pubblica - ha fatto sapere oggi il leader dei lavoratori della conoscenza - cosa intende fare per valorizzare centinaia di migliaia di dipendenti pubblici che tutti i giorni nelle scuole, nelle università e negli enti di ricerca consentono alle istituzioni, con il loro impegno e con la loro professionalità, di funzionare al meglio, nonostante le troppe disattenzioni della politica".

"Avremmo anche voluto sapere dell'impegno del ministro Brunetta - continua Panini - per chiudere rapidamente i rinnovi contrattuali pubblici ancora aperti oppure voluto conoscere, per quanto riguarda il precariato, l'impegno a licenziare rapidamente tutti gli atti necessari per sbloccare immissioni in ruolo e stabilizzazioni nelle scuole, negli enti di ricerca e nelle università di lavoratori".

Invece le dichiarazioni di Brunetta hanno fatto prevalere altri aspetti della Pa: come quello della riduzione di sprechi, sia sul versante umano che materiale. Secondo il ministro, del resto, se non si cambia strategia si rischia il blocco di tutta la macchina amministrativa statale.

"L'unico argomento sul quale siamo informati - sottolinea Panini - sono i 'fannulloni', questione sulla quale esistono già le norme per intervenire senza indugi, riuscendo così ad omologare - dentro ad un unico termine negativo -tantissime persone che lavorano con impegno, con retribuzioni scarse e ancora minori soddisfazioni".

Il sindacalista va anche oltre intravedendo nelle parole di Brunetta secondi fini: "ma non è - conclude il segretario Flc-Cgil - che si parla tanto e solo di 'fannulloni' perché si vuole affidare al mercato funzioni pubbliche fondamentali?".


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