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Manifesto: L'attacco agli intellettuali è il primo segno della barbarie

Purtroppo il clima politico e culturale in Italia è degenerato già da tempo.

10/02/2008
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il manifesto

Donatella Di Cesare

Come ormai tutti sanno, in un blog neonazista comparso nel sito «il cannocchiale» è stata pubblicata una lista di «docenti ebrei» indicati come «lobby» che monopolizzerebbe le università italiane. Il sito è stato oscurato dalla polizia postale italiana per iniziativa del ministro degli interni Amato. Contemporaneamente il Ministero dell'Università si è dichiaro parte civile. I docenti additati nella lista sono accusati di essere ebrei, di essere sionisti, di essere filoisraeliani, di vivere in Italia ma di obbedire ad una «comunità sovra-nazionale», cioè Israele, e di corrompere perciò i giovani. Intorno alla lista c'erano slogan che incitavano al boicottaggio di Israele ma anche al «boicottaggio della comunità ebraica». D'altronde il passo è breve. Purtroppo il clima politico e culturale in Italia è degenerato già da tempo. Per chi sta all'estero questo è difficilmente immaginabile. Tutto ciò che ha accompagnato le polemiche intorno alla Fiera del libro di Torino e al «boicottaggio» di Israele, invitata in occasione dell'anniversario della fondazione dello stato, sono un segnale molto chiaro. Il nuovo antisemitismo viene da lontano, ma è appunto nuovo. Si nutre del conflitto mediorientale, trae biecamente profitto dalla tragedia di due popoli. Chi asseconda il boicottaggio di Israele deve assumersi le responsabilità, deve essere consapevole degli effetti che produce. L'odio rivolto un tempo contro gli ebrei è diretto ora contro lo stato di Israele, divenuto lo Stato paria, simbolo di ogni male del mondo. Gli ebrei «celebrati» come vittime il giorno della memoria, diventano il giorno dopo gli israeliani «carnefici». Le accuse mosse nel sito neonazista ai «docenti ebrei» parlano chiaro.
Le recenti posizioni della Chiesa cattolica, che non rispondono per nulla alle idee e ai sentimenti dei cattolici, e soprattutto le ultime affermazioni del Papa Benedetto XVI, le sue iniziative reazionarie (ad esempio quella di ripristinare la vecchia preghiera del venerdì santo per la conversione degli ebrei) non favoriscono certo il dialogo. Al contrario hanno contribuito e contribuiscono a creare un clima di ostilità e di contrapposizione inutile e dannosa. Non è neppure un caso che ad essere presi di mira siano stati i docenti universitari - e soprattutto quelli dell'università di Roma La Sapienza. L'aggressione verso gli intellettuali è il primo segno, infatti, della barbarie.


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