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Repubblica/Bologna: Triennali sotto accusa troppi esami, niente lavoro

Il malessere è molto diffuso tra gli studenti L´Ateneo lavora alla revisione dei percorsi di studio

06/06/2007
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la Repubblica

Il malessere è molto diffuso tra gli studenti L´Ateneo lavora alla revisione dei percorsi di studio

Da Lettere a Ingegneria questionari e sfoghi via internet: "La riforma del 3+2 è un disastro"

ILARIA VENTURI

TROPPI esami, da sostenere troppo in fretta, senza poter approfondire le materie di studio. Pochi spazi al sapere autogestito. E prospettive occupazionali deludenti: «Sei costretto a continuare a studiare». Gli universitari mettono sotto accusa la laurea triennale. Un malessere diffuso nelle Facoltà proprio mentre le commissioni didattiche e i presidi stanno lavorando alla revisione dei percorsi di studio (e al taglio degli esami). A Lettere il collettivo C38, che ha raccolto le opinioni di 400 studenti, contesta «il proliferare di esami da cinque crediti che ha favorito la parcellazione dei saperi e negato le occasioni di approfondimento». L´associazione di sinistra Rosso Malpelo è giunta alle stesse conclusioni con un questionario distribuito a 526 studenti di Lettere, tra febbraio ed aprile, all´uscita dalle lezioni, per capire i problemi più urgenti. La sintesi è di Tommaso Baldi, rappresentante degli studenti in Facoltà: «Più qualità, meno esami, ecco quello che chiediamo». Nella lista dei problemi, indicati da quasi la metà del campione, i troppi insegnamenti, da troppi pochi crediti formativi, e la mancanza di un adeguato numero di appelli. Ma in 79 hanno anche detto che i «professori sono poco disponibili per la tesi» e in 211 hanno denunciato la mancanza di spazi. «Abbiamo già approvato la riduzione a venti esami all´anno, o anche meno, dai 26 e oltre a cui arrivavano certi corsi anticipando il decreto Mussi - replica il preside di Lettere - Ora stiamo rivedendo il percorso per caratterizzare sempre più le triennali in corsi di base».
Il tam tam studentesco sui corsi triennali rimbalza anche in altre Facoltà. «Il problema da noi sono gli sbocchi occupazionali che non ci sono. Per questo abbiamo proposto di sostituire la tesi con un tirocinio formativo» racconta Giuseppe Mastropierro dell´associazione Panta Rei di Scienze Politiche. Nella facoltà dei futuri politologi ma non solo, è stata istituita una commissione ad hoc sulle lauree triennali che chiuderà i lavori a fine mese. La protesta corre anche via Internet: «La riforma del 3+2 è un disastro», si legge nel blog degli studenti di Ingegneria. «Va cercata una via di mezzo tra i vecchi esamoni insuperabili e i tanti esami spezzettati», dice Federico Di Credico del sindacato degli studenti. «La laurea triennale, divisa in quadrimestri, impone tempi troppo rapidi, inoltre il titolo non è richiesto dal mercato», spiega Francesco Mariani dello Student Office di Ingegneria. «Il carico didattico è sproporzionato rispetto al numero di crediti, inoltre la tesi è pesante quanto quella della specialistica», aggiunge Lucia Clementi dello Student Office a Scienze della Formazione. In generale, sintetizza Pier Giacomo Sibiano, presidente del consiglio studentesco, «le triennali sono piene di esami, superficiali, e non ci sono meccanismi chiari nel passaggio alla specialistica». A Economia, lamenta Michele Franchi di Economia sommersa, «c´è poca chiarezza nel passaggio dalla triennale alla specialistica. L´università è diventata un esamificio e il titolo della triennale non è spendibile nel mercato del lavoro. Questi sono i problemi che chiediamo di affrontare».


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