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Messaggero-Boom di iscrizioni nei licei, crollo nei professionali. E chi è rimasto fuori affila le armi

Superiori, cresce la rabbia degli "esclusi" Boom di iscrizioni nei licei, crollo nei professionali. E chi è rimasto fuori affila le armi di SIMONA TAGLIAVENTI Il boom d...

30/04/2004
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Il Messaggero

Superiori, cresce la rabbia degli "esclusi"
Boom di iscrizioni nei licei, crollo nei professionali. E chi è rimasto fuori affila le armi
di SIMONA TAGLIAVENTI

Il boom di iscrizioni ai licei classici e scientifici si fa sentire, sia tra i presidi che tra i genitori: questi ultimi, in molti casi, lamentano l'incongruità dei criteri d'iscrizione, stabiliti dal Consiglio d'istituto. Succede anche che chi abita a 200 metri dalla scuola in cui ha fatto domanda, sia escluso e debba ripiegare su un'altra scelta, magari all'ultimo momento. "Mia figlia e altri 49 ragazzi - racconta Elisabetta Spinelli - sono rimasti fuori. Mio marito allora ha chiamato l'Ufficio scolastico regionale che ha risposto che le scuole hanno l'autonomia e che possono scegliere i criteri d'iscrizione".
Tante scuole stanno pubblicando gli elenchi con i ragazzi ammessi per il prossimo anno. Nel caso del Mamiani, si è deciso col sorteggio: "E' il mezzo più neutrale - spiega Cosimo Guarino, il preside - perché territorialità e merito ci sembravano davvero ingiusti. Unica eccezione è stata fatta per chi ha fratelli che frequentano già la scuola. Avendo avuto un surplus di iscrizioni mi sono comunque attivato con i presidi dei licei Tacito e Dante, i più visini, per aprire, nelle loro sedi, sezioni in più, vista anche la disponibilità di spazi".
E sono state proprio le scuole che hanno avuto domande in eccedenza a essere costrette a stabilire dei criteri: al Tasso, che ha avuto 42 iscrizioni che non ha potuto accontentare, spiegano dalla segreteria, la precedenza viene data a chi ha i fratelli che già frequentano la scuola; "seguono poi - prosegue - il criterio della territorialità e la preferenza alle scuole medie che lo scorso anno hanno mandato al Tasso i propri ragazzi".
Al richiestissimo Visconti, che anche quest'anno ha registrato circa 100 domande in esubero, "la precedenza - spiega la collaboratrice del preside - viene accordata a chi abita da più tempo nel I municipio, al quale richiediamo il certificato storico. Precedenza anche per chi ha i fratelli, ma anche 15 posti a disposizione da sorteggiare per i non residenti nel distretto".
Allo scientifico Newton, quando si arriva al numero massimo di domande accettabili, le successive vengono rifiutate; allo scientifico Cavour sono state 70 le domande in eccesso, poiché dei quattro criteri di selezione, territorialità, IX distretto, fratelli già frequentanti, e municipi più lontani, "già i primi - commenta Rosalba Tridente, vicepreside - bastavano a formare le prime classi".
Boom di domande allo scientifico Cannizzaro all'Eur che ne ha avute ben 183 in più: "Siamo probabilmente l'istituto di Roma con un numero così alto di richieste", dichiara il preside Giuliano Ligabue. Ci pensa due volte Maria Pia Zattella, preside del classico Augusto, a rifiutare un'iscrizione: "Prima di mandare via un ragazzo, le studio tutte, anche se quest'anno siamo al limite della capienza".
"Anche se non ci sono ancora i dati ufficiali - dichiara l'assessore Daniela Monteforte, assessore provinciale alla scuola - sembra confermato il trend che vede una diminuzione di iscrizioni agli istituti professionali a vantaggio dei licei con inevitabili difficoltà dal punto di vista logistico. È questo l'esito di quella che io chiamo "controriforma Moratti": di fronte al fatto che la scelta di un istituto professionale è quasi una scelta di non ritorno, quasi dequalificante, i genitori preferiscono scegliere un percorso di studi sicuro, quello cioè offerto dai licei che permettono l'accesso diretto all'università".
I genitori degli alunni in soprannumero, non contenti dei criteri adottati dalla scuola richiesta, cosa possono fare? "Possono presentare un esposto a noi - spiega Marco Riva, capo degli ispettori dell'ufficio scolastico regionale - che siamo tenuti a verificare la congruità dei criteri tramite la visione della delibera del Consiglio d'istituto. In atto di verifica ci sono lo scientifico Enriquez e il classico Mamiani".
Inversione di tendenza negli istituti professionali: "Magari avere il problema di troppe iscrizioni - ironizza il preside dell'Istituto tecnico commerciale Bachelet -; qui si è registrata una leggera flessione di domande". All'Itis Armellini saranno ben 8 le aule che il prossimo anno rimarranno vuote. Ecco allora l'interessante proposta che il preside dell'istituto Vincenzo Muzzi, insieme ad altri presidi, ha fatto pervenire all'assessore provinciale alla scuola Monteforte: "Le nostre aule vuote potrebbero ospitare gli alunni in soprannumero dei licei". Pronta la risposta di Moteforte: "L'ipotesi era già all'esame. Si tratta adesso di trovare le soluzioni logistiche adatte".


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