No al taglio al bilancio dell'ISPRA

Apprendiamo da agenzie di stampa di un taglio pesantissimo al bilancio dell’Ispra, ente deputato alla tutela e protezione ambientale: 24 milioni di euro.

Se fosse vero, il governo dovrebbe rispondere immediatamente del gravissimo danno che ciò causerebbe al nostro patrimonio ambientale perché è evidente che buona parte delle attività svolte da questo ente non potrebbero proseguire.

La richiesta di assestamento del bilancio ISPRA e la piena attuazione del Protocollo d’intesa sul Precariato erano stati fin dal giugno scorso i punti centrali delle nostre rivendicazioni e avevano portato i lavoratori a mobilitarsi e a presidiare davanti al Ministero dell’Ambiente.

Nessuna attenzione e nessuna risposta da parte del Ministro.

L’attacco alla ricerca pubblica e alla sua autonomia, come evidenziato dall'appello del presidente Napolitano, è probabilmente il danno più grave che questo governo sta facendo al nostro paese perché mina qualunque prospettiva di crescita fondata su uno sviluppo sostenibile.
E’ fondamentale che il governo faccia un passo indietro ripristinando le risorse tagliate a gli enti di ricerca e aprendo un confronto con le organizzazioni sindacali sulle prospettive di queste istituzioni.

Il Paese ha bisogno d'investire in ricerca e in istruzione per progettare un futuro migliore.

Non sottovaluti il governo la capacità di mobilitazione e di iniziativa di scuola, ricerca e università.

Siamo pronti ad un autunno che sarà caldissimo per contrastare le scelte di un Governo irresponsabile, che rema contro gli interessi generali del Paese e che vuole calpestare i diritti dei lavoratori.