FLC CGIL

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Daniela Fabbrini Segretaria generale FLC Cgil di Pisa

Questa giornata, importante anche per l’apertura alla discussione con gli studenti ed i genitori, è stata convocata anche per una riflessione approfondita sui grandi problemi che ci attraversano e che puntualizzeranno il nostro prossimo futuro, in un particolare momento politico ed economico sottolineato dalla relazione introduttiva e dalle conclusioni di stamani del nostro Segretario Generale.
Il quadro nel quale ci muoviamo è molto preoccupante e contraddistinto da un particolare accanimento del governo verso tutti i settori pubblici, con toni accesi sui settori della scuola, università, ricerca.

Il governo ha un’idea dello Stato non come depositario e garante dell’universalità di diritti fondamentali di cittadinanza fra i quali noi mettiamo anche quelli della formazione e della cultura.

Il governo vede lo Stato come una struttura organizzativa che debba offrire solo un supporto alle scelte individuali dei singoli cittadini.
Persegue infatti la scelta di rendere residuale il servizio pubblico taglia i finanziamenti e gli investimenti, limitando la possibilità di erogati tutti i servizi, costringendo all’uso delle esternalizzazioni, per diminuire gli spazi di autonomia ed aumentare il controllo politico investe i settori scuola, università, ricerca in controriforme che scardinano il ruolo e l’organizzazione delle istituzioni, creando confusione e disorientamento in coloro che ne vogliono usufruire e fra coloro che vi operano. Persone che hanno aperto ormai da più di un anno il loro disagio in grandi manifestazioni, scioperi in ultimo la sollevazione del personale tutto negli Atenei, con gli studenti, contro il decreto sullo stato giuridico e contro il disegno di smantellamento delle istituzioni. Si fanno lezioni e lauree in piazza, assemblee itineranti, manifestazioni regionali per portare il disagio e la disapprovazione all’esterno, fra i cittadini il governo blocca le assunzioni aumentando l’uso del lavoro a tempo determinato e non convenzionale, ottenendo una divisione fra i lavoratori contrattualizzati e non, con diritti e non crea una spaccatura fra gli strutturati attraverso leggi, come è successo negli enti di ricerca con i ricercatori ed i tecnologi inseriti nell’area della dirigenza cerca di istituzionalizzare la destrutturazione del lavoro introducendo per legge figure flessibili di lavoro mette in discussione il sistema contrattuale, volendo inserire una attribuzione individuale di parte della retribuzione senza prevedere alcune forme di contrattazione collettiva.

La situazione contrattuale è semplicemente scandalosa.

Il contratto università è tenuto in ostaggio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal luglio scorso. E’ da notare che si tratta del biennio economico 2002-2003 quindi nel momento in cui verrà firmato definitivamente sarà già scaduto da un anno.
Con l’inserimento per legge dei ricercatori e tecnologi in un’area dirigenziale, sulla quale la CGIL ha dato e continuerà a dare valutazione negativa perché convinta della giustezza dell’esistenza delle due reti di ricerca, il contratto ricerca è rivolto solo al personale tecnico amministrativo e non è stato ancora aperto il confronto col comitato di settore. Contratto anche questo scaduto il 31.12.2001 e che ha visto la CGIL presentare una ipotesi separata da Cisl e Uil.
Questa situazione oltre a penalizzare fortemente il potere d’acquisto delle retribuzioni, mette in discussione l’apertura e la chiusura dei contratti, cercando di diminuire il ruolo del sindacato.

E’ stato inoltre limitato l’elettorato attivo per le prossime elezioni RSU (ne abbiamo parlato stamani), negando il diritto di voto al personale a tempo determinato, al personale precario e ai ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca.

Togliere un diritto che ogni lavoratore dovrebbe avere di scegliere il proprio rappresentante, ne annulla di fatto la presenza, il ruolo nella organizzazione del lavoro, la visibilità come lavoratore e cerca di rendere meno rappresentativi gli eletti.
Molto frustrante per chi vive questa situazione, insieme al fatto di lavorare, da una parte senza certezze, dall’altra essendo ben coscienti di rappresentare la metà del personale operante nelle strutture.
E’ per questo motivo che come CGIL abbiamo preso l’impegno, insieme con i candidati presentati nelle nostre liste, di fare diventare parte attiva nelle contrattazioni e nelle riunioni, quei lavoratori, ricercatori e precari, ai quali è stato precluso il diritto al voto.

Ci presenteremo nelle elezioni RSU come FLC. Questa sarà un nostro punto di forza perché implica una scelta politico-sindacale significativa e forte, che va contro il disegno del governo, perché convinti che questa federazione ricompone il settore della formazione, conoscenza, ricerca in un ciclo unico per rafforzare la rappresentanza, aumentare le capacità di intervento, aumentare la capacità di elaborazione con l’integrazione delle varie realtà e conoscenze.

Con la piena consapevolezza del quadro generale le nostre proposte devono essere riempite e questo ci porta alla discussione che dovremo sviluppare a partire da oggi su tanti temi, molti dei quali ricordati da Panini nella sua introduzione:

  • quali modelli di valutazione verifica dell’offerta didattica, tappa indispensabile prima di parlare di ulteriori riforme, come vorrebbe il governo, disegno sul quale siamo fortemente contrari e ne chiediamo l’abrogazione;

  • quanto queste riforme abbiano cambiato l’organizzazione del lavoro e gli eventuali correttivi da apportarvi;

  • il sistema di governo nelle istituzioni universitarie e di ricerca;

  • come applicare il diritto di formazione continua in ogni momento della vita di ogni cittadino e l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni

  • il modello di ricerca;

  • il modello di stato giuridico e contrattualizzazione del personale docente universitario;

  • la valutazione del fabbisogno reale degli organici e delle risorse economiche;

  • l’aumento di attenzione al problema del precariato chiedendo buona occupazione e assunzioni straordinarie nel personale docente e tecnico amministrativo;

  • il tema delle rappresentanze;

  • la relazione fra sviluppo, territorio, ricerca e formazione.

Questo progetto sulla conoscenza è ampio e molto impegnativo ma noi dobbiamo portarlo avanti con convinzione, coinvolgendo gli iscritti, tutti i lavoratori, gli studenti, i cittadini, perché l’elaborazione sia utile non solo per il dialogo interno ma anche con l’esterno per verificare e misurarne le possibili connessioni.

Servizi agli iscritti della FLC CGIL
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL

Servizi e comunicazioni

Agenda
  • 20 MAGGIO | Riunione su FUN/CCNI 2024-2025 e D.D. Criteri fasce di complessità. MIM, ore 15:00
  • 22 MAGGIO | Audizione proposta di L C. 1830 "Revisione disciplina su valutazione studentesse e studenti, tutela autorevolezza personale scolastico e indirizzi scolastici differenziati". Camera
  • 22 MAGGIO | Convocazione OOSS su Organici e Contrattazione integrativa docenti. Direzione generale personale scolastico, terzo piano, ore 11:00
  • 27 MAGGIO | “Non potevano essere che lì”, la FLC CGIL per i cinquant’anni dalla strage di Piazza Loggia. Brescia, ore 8:30 - 21:00
  • 28 MAGGIO | 50° anniversario strage di Piazza Loggia. Brescia, tutta la giornata
  • 30 MAGGIO | Prosecuzione trattativa sequenze contrattuali CCNL Istruzione e Ricerca lett. b) art. 178. Aran, ore 11:30
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