FLC CGIL

12:00

Decrease text size Increase  text size

Si riprendono i lavori con l'intervento del Prof. Mauro Ceruti, dell'Università di Bergamo, che affronta il tema: "Il nesso tra sapere e cittadinanza nella società globale".
ceruti.jpg (27845 byte)"Rispetto alla scuola, in questi ultimi anni, si è affermato un atteggiamento difensivo: il compito delle istituzioni scolastiche sarebbe quello di gestire, con dignità e anche con coraggio, una sorta di ritirata. Lo scenario connesso a un tale atteggiamento è abbastanza chiaro: per tutti, ma in particolare per i bambini e gli adolescenti del nostro tempo le opportunità di socializzazione, e ancor più le stesse opportunità cognitive si sono enormemente incrementate e diversificate e sono ormai fuori uscite da ogni ambito che la scuola possa mai pretendere di controllare o recintare. Questo ambito prima era il tutto o il quasi tutto dell’esperienza formativa e cognitiva dello studente. Oggi diventa soltanto una parte, forse nemmeno la più importante. Si pone dunque la domanda: quale è la divisione del lavoro più opportuna da instaurare tra le varie esperienze formative e cognitive dei giovani? Si conclude che alla scuola non resterebbe altro che assicurare un nucleo generale di contenuti comuni, sul quale ognuno poi costruirebbe il proprio percorso e la propria individualità. Ne derivano così dicotomie rigide e fuorvianti del tipo: la scuola dovrebbe rinunciare ad essere agente di socializzazione e limitarsi allo sviluppo di competenze ben definibili e precisabili. Mi sembra tuttavia che questo scenario sia compatibile con conclusioni assai differenti quanto al senso dell’impresa collettiva. In realtà gli stimoli cognitivi fin dalla nascita sono estremamente differenziati ed eterogenei e tendono a crescere. A dire il vero, oggi, per acquisire singole competenze e tecniche non vi è molto bisogno dei contesti scolastici. Lo può notare chiunque abbia a che fare con le performances informatiche o musicali di molti adolescenti. Di contro, alla scuola dei nostri giorni si apre l’enorme compito di filtrare e di interconnettere esperienze differenti, eterogenee, squilibrate. Questo è un compito che si definisce anzitutto in negativo: ciò che non si può fare piuttosto che ciò che si deve fare. La scuola può risultare all’altezza di ridefinirlo in termini strutturati e positivi ? Perchè possa esserci una possibilità di affrontare costruttivamente questa sfida, bisogna anzitutto aver chiaro che l’eterogeneità dell’esperienze cognitive ed emotive a cui oggi sono sottoposti i singoli individui, i singoli discenti è un punto di partenza ineliminabile e ineludibile. Se vogliamo determinare nuclei comuni di contenuti da trasmettere e da replicare collettivamente, questi possono derivare solo da costruzioni intersoggettive, che si fanno nel corso di un indeterminato processo di comunicazioni e di aggiustamenti reciproci e non già sulla base di ipotesi predeterminate su quali siano i tratti staticamente essenziali dei saperi e degli individui. Ma se è aperta questa scommessa per riformulare il senso dell’istituzione scolastica, ecco che essa si traduce per sua stessa natura in un impresa epistemologica. La sfida è quella di elaborare filtri e interconnessioni tra saperi e tra esperienze cognitive di per se stessi indomabili (spesso anche da parte dei loro stessi creatori). Fra i compiti critici per l’istituzione scolastica, possiamo individuare come uno primario l’elaborazione di una nuova forma di cittadinanza adeguata alle fitte relazioni tra locale e globale tanto caratteristiche oggi della condizione umana."

Servizi agli iscritti della FLC CGIL
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL

Servizi e comunicazioni

Agenda
  • 20 MAGGIO | Riunione su FUN/CCNI 2024-2025 e D.D. Criteri fasce di complessità. MIM, ore 15:00
  • 22 MAGGIO | Audizione proposta di L C. 1830 "Revisione disciplina su valutazione studentesse e studenti, tutela autorevolezza personale scolastico e indirizzi scolastici differenziati". Camera
  • 22 MAGGIO | Convocazione OOSS su Organici e Contrattazione integrativa docenti. Direzione generale personale scolastico, terzo piano, ore 11:00
  • 27 MAGGIO | “Non potevano essere che lì”, la FLC CGIL per i cinquant’anni dalla strage di Piazza Loggia. Brescia, ore 8:30 - 21:00
  • 28 MAGGIO | 50° anniversario strage di Piazza Loggia. Brescia, tutta la giornata
  • 30 MAGGIO | Prosecuzione trattativa sequenze contrattuali CCNL Istruzione e Ricerca lett. b) art. 178. Aran, ore 11:30
Seguici su facebook