FLC CGIL
Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

https://www.flcgil.it/@3826535
Home » Università » Camera, Commissione VII: Resoconto della seduta (DdL di riforma dello stato giuridico della docenza universitaria)

Camera, Commissione VII: Resoconto della seduta (DdL di riforma dello stato giuridico della docenza universitaria)

Resoconto della seduta(18/01/01)

18/01/2001
Decrease text size Increase  text size

Presidenza del Presidente CASTELLANI. Interviene il sottosegretario di Stato per l'Università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni.

SEDE CONSULTIVA

Stato giuridico dei docenti universitari.

C. 6562 Governo, C. 938 Poli Bortone, C. 1048 Poli Bortone, C. 1058 Poli Bortone, C. 1061-ter Poli Bortone, C. 2360 Cascio, C. 2683 Lucchese, C. 2741 Fragalà, C. 4559 MAZZOCCHIN, C. 5430 NAPOLI, C. 5495 ANGELONI, C. 5980, approvata dalla VII Commissione del Senato, C. 6074 Bastianoni, C. 6236 NAPOLI.

(Seguito dell'esame e rinvio - Disabbinamento delle proposte di legge C. 5495 e C. 5980).

La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 16 gennaio scorso.

Sull'ordine dei lavori.

Giovanni CASTELLANI, presidente e relatore, constata con rammarico che nella seduta dell'11 gennaio scorso alcuni interventi di rappresentanti dell'opposizione hanno reso evidente che non esistono le condizioni per l'approvazione della riforma in esame. Esistono, tuttavia, delle aspettative nel mondo universitario a cui è necessario dare una risposta. Sarebbe allora possibile proseguire l'esame solo su talune questioni, quali, in primo luogo, l'istituzione della terza fascia dei docenti universitari disciplinando le modalità di passaggio degli attuali ricercatori in tale fascia, ed altre questioni urgenti: tali sono quelle relative all'aumento del carico didattico dei docenti universitari e della relativa retribuzione, all'istituzione di contratti di avviamento all'insegnamento e alla ricerca per provvedere all'esigenza di reclutamento dei giovani nell'università e all'introduzione di una norma "salva - statuti" che sia limitata, però, all'ambito del testo di riferimento e non intesa come generalizzata sanatoria. Qualora si registrasse un consenso dei rappresentanti dei gruppi sull'opportunità di legiferare nelle materie indicate, sarebbe possibile procedere al disabbinamento delle proposte di legge relative all'istituzione della terza fascia dei docenti universitari per proseguirne l'esame autonomamente. L'iter era già iniziato in sede referente in Commissione, vi era stato poi il trasferimento delle stesse alla sede legislativa e poi ne era stata chiesta la rimessione in Assemblea. Ora, se ci fosse l'accordo per concludere rapidamente l'iter di tali proposte, si potrebbe dare mandato al deputato BRACCO, già relatore sulle stesse, a predisporre un testo unificato.

Angela NAPOLI (AN) fa presente che il suo gruppo ha già dichiarato di essere favorevole all'introduzione di alcune norme urgenti per l'università, riducendo quindi la portata della riforma. Condivide, in linea di massima, i punti individuati dal relatore, riservandosi poi di valutare più compiutamente il testo, una volta presentato.

Giuseppe PALUMBO (FI) ritiene che gli argomenti individuati dal relatore costituiscano senz'altro i punti di maggiore urgenza per le università. Nel merito, ricorda che il suo gruppo è contrario all'inquadramento dei ricercatori nella terza fascia senza alcuna verifica. Si riserva quindi di esaminare nel dettaglio il nuovo testo che sarà presentato.

Fabrizio BRACCO (DS-U) ritiene che le questioni individuate dal relatore siano senz'altro urgenti anche al fine della piena attuazione delle riforme in corso. Resta tuttavia aperto il problema della necessità di una riforma complessiva del sistema universitario.
Per tali motivi, cioè per raggiungere un obiettivo concreto anche se limitato, il suo gruppo è disponibile a rinunciare ad alcune delle posizioni assunte in partenza.

Maria LENTI (misto-RC-PRO) fa presente che il suo gruppo è disponibile ad approvare disposizioni che risolvano finalmente la situazione dei ricercatori.

Il sottosegretario Luciano GUERZONI ribadisce le motivazioni che hanno spinto il Governo a emanare un disegno di legge collegato alla legge finanziaria per il 2000 sulla riforma dello stato giuridico dei professori universitari. Apprezza particolarmente il lavoro svolto dal relatore, nonché il punto di equilibrio realizzatosi in Commissione fino all'inizio dell'esame dell'articolo 12, esprimendo rammarico per la situazione verificatasi in merito alle norme transitorie previste da tale articolo.
Tenuto quindi conto della situazione, fa presente che il Governo appoggia l'intento del relatore di far approvare nella corrente legislatura le norme più urgenti per le università. Si sofferma quindi sulla questione degli statuti, rilevando che l'attuale situazione di incertezza normativa ha determinato in moltissimi casi una situazione di ingovernabilità e un diffuso contenzioso che devono essere superati. A tal fine ritiene sbagliata una sanatoria generalizzata, ravvisando piuttosto l'opportunità di un intervento normativo che fissi i criteri generali di riferimento necessari per l'autonomia statutaria.

Sergio SOAVE (DS-U) esprime perplessità sul tortuoso iter sin qui seguito dal provvedimento. Ritiene infatti che la proposta formulata dal presidente sia praticabile soltanto se vi è una chiara disponibilità dei gruppi che conduca all'effettiva approvazione del provvedimento. In caso contrario sarebbe preferibile per la maggioranza portare avanti il testo di riforma organica della docenza universitaria.

Giovanni CASTELLANI, presidente e relatore, propone quindi il disabbinamento delle proposte di legge C. 5980 e C. 5495, sull'istituzione della terza fascia dei docenti universitari per proseguirne autonomamente l'esame. Propone altresì di conferire in quella sede al deputato BRACCO, nella sua qualità di relatore su tali progetti di legge, l'incarico a presentare fin dalla prossima seduta un testo unificato che tenga conto delle indicazioni dei gruppi.

La Commissione approva la proposta del presidente.

Giovanni CASTELLANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.50.