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La FLC di Bari si prepara al referendum nella scuola sul secondo biennio economico

Comunicato della FLC Cgil di Bari.

19/01/2009
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Anche a Bari la FLC Cgil indice il
REFERENDUM
Tra tutto il personale della scuola statale
Per dire NO al contratto bidone

A causa dei provvedimenti della Gelmini, aggravati dalla pubblicazione della circolare sulle iscrizioni, la scuola italiana langue ormai in una situazione di totale incertezza aggravata, per di più, dalla recente circolare per le iscrizioni. È chiaro che il Governo ha deciso di portare fino in fondo l'attacco contro la scuola pubblica con la riduzione di tanti posti di lavoro (in provincia di Bari: più di 500 insegnanti della scuola primaria (elementare), ma anche molti docenti di Italiano, di II lingua e di tecnologia nella secondaria di I grado (scuola media) oltre a 450 tra assistenti e collaboratori). Risultato: tantissimi precari saranno licenziati, mentre molti docenti di ruolo conosceranno l'esubero e le assegnazioni d'ufficio, anche ad altro ruolo. La diminuzione del tempo scuola non risparmierà nessun settore e, pur colpendo da subito il primo ciclo, già dal 2010/11 si abbatterà duramente anche sul secondo ciclo. Nel frattempo il caos regna sovrano e migliaia di genitori, ora allo sbando, dovranno essere motivati, oltre che dalla FLC Cgil, anche dalle istituzioni scolastiche autonome, dalle istituzioni politiche locali, dalle associazioni professionali, a richiedere modelli di scuola che prevedano tempi distesi: 30 ore e 40 ore per la primaria; 33 ore per la scuola media.
Ma la mortificazione della scuola pubblica, che preannuncia una chiara volontà di privatizzazione, avviene anche in altri modi per cui la FLC Cgil, in queste settimane, s'impegnerà a fondo per sostenere una nuova battaglia che consisterà nel promuovere

un referendum per dire no ad un contratto bidone che

1. sancisce la riduzione progressiva degli stipendi del personale della scuola
2. non prevede alcun intervento a favore dei precari né della riduzione del prelievo fiscale;
3. fa saltare l'annualità 2008, liquidandola, in media, con l'elemosina di 6 euro mensili netti!

La FLC Cgil Bari, da sola, organizzerà a partire da lunedì 26 gennaio e fino al 13 febbraio, assemblee in tutti i 47 comuni della provincia di Bari e si mobilita per insediare un seggio in ogni sede scolastica consentendo a tutto il personale scolastico di esercitare democraticamente il diritto di voto.
La FLC Cgil Bari auspicando in tempi brevi l'indizione dello stato di agitazione del comparto scuola invita tutto il personale scolastico alla mobilitazione, cominciando dalla partecipazione al voto per il referendum, per frenare una situazione di estrema gravità che utilizza, ormai senza pudore, l'arma dell'attacco agli insegnanti per far spazio ai privati.

Bari, 16 gennaio 2009
Claudio Menga, Segretario generale FLC Cgil Bari