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vari kataweb: Scuola in rivolta: pronti allo sciopero

Panini (Cgil) contro i tagli: è macelleria sociale. Il premier: vedremo cosa fare

27/09/2006
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Kataweb

NONOSTANTE le smentite, il mondo della scuola resta in fibrillazione e pronto ad alzare gli scudi con uno sciopero generale per i ventilati tagli previsti dalla Finanziaria. Ad allarmare i sindacati è stata la bozza diffusa ieri che prevedeva a partire dal prossimo anno scolastico meno insegnanti e più allievi per classe, meno professori di sostegno per i portatori di handicap e anche meno bidelli. Non solo. L’incontro di ieri mattina con il premier Prodi li ha delusi per le risposte «insoddisfacenti» su Finanziaria, contratto (scaduto nel dicembre 2005) e precariato. «Vedremo cosa si può fare per riarmonizzare anche questo capitolo». Così in serata Prodi ha risposto alle domande sulla scuola aggiungendo che «di fronte ai problemi su cui ci sono diversità di posizione mi sono preso in riesame il capitolo, adesso ho visto i sindacati, ho parlato con il ministro, ora parlerò con Padoa-Schioppa e poi vediamo cosa poter fare». Ma ecco cosa conteneva la bozza, smentita dal ministero del Tesoro, che ha suscitato anche la contrarietà del ministro Fioroni e proteste nella stessa maggioranza. Tre gli articoli che prevedevano tagli. L’articolo 17 riguardava il rapporto tra alunni e docenti: dal prossimo anno scolastico 2007/2008 veniva progressivamente incrementato fino a raggiungere il rapporto di 12 alunni per ogni docente entro il 2012/2013 passando per 10,6 alunni per docente nel 2007/2008 e 11 alunni nel 2008/2009. Per realizzarlo a partire dal 2007/2008 veniva soppresso l’«organico funzionale» nelle materne ed elementari, ad esempio per il tempo pieno. Veniva poi innalzato il rapporto alunni-classe e abrogata ogni deroga per la formazione delle classi con alunni portatori di handicap. Infine venivano sospesi i corsi delle Ssis (le scuole per l’insegnamento nelle superiori), fatto salvo il completamento di quelli già attivati. Ed era prevista anche una revisione dell’organizzazione didattica. L’articolo 18 riguardava invece la riduzione del 6% del personale Ata nel 2007/2008. E l’articolo 19 si occupava degli insegnanti di sostegno: il rapporto docente-alunni passava da 1 a 138 a 1 a 168 senza deroghe per i casi più gravi. Ma per i sindacati la bozza prevedeva anche il dimezzamento degli scatti di anzianità del personale oltre a nessuna immissione in ruolo di precari. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil scuola e Snals avevano quindi annunciato: «Si va allo sciopero generale se non ci saranno cambiamenti». «Parlare di esempio di macelleria sociale è un eufemismo» aveva detto Enrico Panini (Cgil) mentre Francesco Scrima (Cisl) aveva denunciato «una insensibilità politica degna del peggior governo di destra» per tagli che «porteranno alla chiusura di 7.000-8.000 istituti». Intanto i sindacati di base hanno proclamato uno sciopero per il 10 novembre. (m.v.)


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