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Unita: Siena ATENEO NEL CAOS Tagli ai contratti rischiano di saltare esami e lauree

Il cda dell’università ieri sera ha deciso di eliminare l’integrativo dei collaboratori linguistici di ateneo Immediata la reazione dei sindacati: «Faremo ricorso al giudice del lavoro». Intanto scatta lo stato di agitazione e la didattica rischia

04/05/2010
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l'Unità

Augusto Mattioli
Eppure abbiamo lavorato bene. È davvero un peccato, al di là degli aspetti che ci riguardano, che venga rovinata molta della qualità che in questo ateneo abbiamo raggiunto con il nostro lavoro». È molto amareggiata e non lo nasconde la collaboratrice linguistica svizzera che da anni ha un contratto con l'università di Siena. I vertici dell'ateneo, da molto tempo in una condizione finanziaria decisamente preoccupante, hanno messo in discussione la parte accessoria del contratto della quarantina dei collaboratori linguistici firmato nel 2006 e scaduto a fine anno 2009. Il motivo addotto, secondo quanto riferiscono gli interessati e i sindacalisti, è semplice e schiacciante: mancata copertura finanziaria. Da qui la decisione del rettore Silvano Focardi di rivolgersi alla Procura della Repubblica di Siena ipotizzando irregolarità nello stesso contratto da cui scaturirebbe la conseguenza di un danno erariale. La questione è stata discussa per ore ieri sera dal cda dell’ateneo senese. E alla fine si è deciso, con 12 voti a favore e un astenuto (hanno votato 13 su 26) di eliminare la parte accessoria. Taglio che metterà in difficoltà i collaboratori linguistici che si vedranno così decurtare in maniera consistente le loro entrate. Attualmente i loro compensi variano dai 24 ai 38 mila euro lordi all' anno. Con il taglio ci saranno per tutti quindici mila euro lordi, più meno 700 euro al mese. Netti. Una prospettiva cui i lavoratori dell’ateneo, che tra l’altro è nel bel mezzo della campagna elettorale per l'elezione del nuovo rettore (carica per la quale si candida ancora l’attuale, Silvano Focardi), si ribellano annunciandolo stato di agitazione. Che potrebbe anche sfociare in uno sciopero. Non ci sta proprio Marco Jacoboni, sindacalista della Cgil: «Fino a quanto hanno validità i contratti integrativi? Qui stanno attaccando i diritti delle persone. La Cgil tutela i collaboratori linguistici e se i vertici dell' ateneo hanno preso questa decisione di tagliare vorrà dire che ricorreremo al giudice del lavoro. Come Cgil nazionale stiamo anche pensando di fare una vertenza nazionale contro l'università di Siena per comportamento antisindacale perché attacca e compromette la validità di questi contratti. Non si può continuare a difendere i diritti dei lavoratori andando sempre dal giudice del lavoro. Un contratto scaduto è valido fino a quando non c'è quello nuovo». Il rischio è che, se il rettore Focardi e il direttore amministrativo Antonio Barretta, decideranno di andare avanti, i collaboratori decidano bloccare la didattica e di astenersi dal fare esami che tra le sedi dell'ateneo di Siena, Arezzo e Grosseto dovrebbero vedere impegnati 1900 studenti. In questo quadro, potrebbero saltare anche alcune lauree. La qualità dell'ateneo, che ha puntato molto sulla internazionalizzazione, potrebbe subire un duro colpo.


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