Unità-Scuola Moratti verso l'autunno caldo

Sondaggio Flc-Cgil: il 59% dei docenti prevede contestazioni in crescita. Precari, i sindacati chiedono un incontro urgente al ministro

Scuola Moratti verso l'autunno caldo

Chiara Martelli

ROMA A un passo dal debutto ufficiale sui banchi di scuola, la riforma Moratti deve fare i conti con la concreta prospettiva di un autunno caldo. È quanto emerge da un'indagine realizzata dalla Flc-Cgil secondo la quale il 59% degli intervistati (su un campione di 960 insegnanti) preveda una contestazione crescente della riforma. Non che non ci fossero avvisaglie. Per esempio da parte dei precari. Professori con "la valigia", da giorni stanziali negli atri dei Centri Servizi Amministrativi (Csa) in attesa di una supplenza. Supplenza che tarda a venire. Per errori e vizi, i primi imputati di malessere e demotivazione piombati, tra capo e collo, sugli addetti ai lavori. La situazione è disastrosa. A Milano 4 mila docenti a tempo determinato non sono ancora stati nominati. A Bari ne mancano 1.300 (e non saranno individuati prima del 20 settembre). A Firenze si è rimesso mano alle graduatorie permanenti di terza fascia per l'ennesima volta. In gioco ci sono 1.500 posti. A Roma da venerdì scorso una task-force di funzionari del Csa di via Pianciani è stata chiamata alla rettifica in tempo reale dei punteggi. Rettifiche predisposte "a vista" sotto gli sguardi degli stessi interessati. Anche chi ce l'ha fatta a raggiungere la nomina in ruolo, formalizzata nei tempi prestabiliti dal ministero (25 agosto), non si può dir che dorma tra due guanciali. Non è detto, infatti, che quel telegramma arrivato in busta chiusa nella cassetta delle lettere di casa non diventi all'improvviso una carta virtuale. Potrebbe succedere ad esempio a Bologna dove l'ex provveditorato agli studi ha aggiunto in fondo al testo una piccola postilla che rammenta "salvo successive verifiche"".
Questa insomma è l'aria che tira, fuori dai teleschermi dove il ministro, attraversandoli, si è dichiarato soddisfatto per i risultati raggiunti. "Anche quest'anno, per la quarta volta consecutiva, riusciremo a far partire regolarmente in tutta Italia l'anno scolastico con tutti gli insegnanti in classe sin dal primo giorno. Già otto regioni hanno concluso tutte le operazioni, mentre le altre si appresteranno a farlo prima dell'inizio delle lezioni".
Di tutt'altro parere i sindacati confederali Cgil Cisl e Uil che, fortemente preoccupati per quel che si sta verificando in molte provincie della penisola, hanno inviato alla Moratti una formale richiesta di incontro urgente. "Nonostante i proclami ministeriali ­ afferma il leader della Flc Cgil, Enrico Panini ­ in molti casi l'amministrazione pur di salvare le apparenze ha assunto personale utilizzando graduatorie sbagliate. Ritardi e mancata trasparenza delle operazioni continuano a danneggiare migliaia di precari già beffati dall'esiguità delle assunzioni a tempo indeterminato". Critiche durissime arrivano anche dalla Gilda che in una nota afferma: "Pressappochismo e vizi di legittimità pesano su tutte le operazioni fin ora condotte. Appena il 10% dei posti disponibili è stato coperto. Ancora 100mila cattedre non hanno un titolare, ma nel 90% dei Csa mancano ancora le graduatorie definitive". Così, a suon di sfide per l'ammodernamento della macchina istruzione, al debutto del nuovo anno quasi un milione di dipendenti e oltre sette milioni di studenti stanno ancora col fiato sospeso.